A TAVOLA APPARECCHIATA – Frutta d’Autunno: la castagna

Un frutto che cresce spontaneo nei boschi sia degli ippocastani, in questo caso non commestibile, sia dei castagni

La castagna, come riportano le principali enciclopedie online tra cui la Treccani e Wikipedia, è il frutto vero e proprio di un albero da cui prende il nome: il castagno. Esiste qualcosa di simile in natura, ma è il seme e non il frutto di un altro albero: l’ippocastano.

La castagna è un frutto racchiuso in natura in un riccio di spine che ne impedisce agli animali ma non all’uomo di poterlo raggiungere e consumare principalmente cotto in varie maniere o lavorato per ottenere farina o la versione secca. Che viene raccolto a maturazione nei mesi autunnali quando casca spontaneamente dagli alberi con tutto il riccio.

Storicamente la castagna è stato il sostentamento di intere generazioni montane che nei boschi di castagni hanno trovato il loro mangiare. Un frutto totalmente autunnale su cui una famiglia nella storia passata, lavorandolo per la sua conservazione principalmente nella sua farina macinata, trovava la sua sopravvivenza.

Come detto sopra, la castagna principalmente viene consumata cotta. Sia sul fuoco che con il fuoco, nei forni.

Si parte tranquillamente parlando delle caldarroste, o dette anche mondine, che altro non sono le castagne incise con un coltello sulla buccia tolto il riccio in cui si trovano ai piedi dell’albero, e messe a cuocere sul fuoco vivo per consumarle appena arrostite.

Si passa poi ai marron glaces, castagne lavorate con lo zucchero che vengono consumate con sciroppo di zucchero. Praticamente una totale bomba calorica…

E si arriva poi alla farina di castagne, risultato come detto sopra della macinazione della castagna. Di cui gli impieghi sono diversi:

Si parte con il castagnaccio che altro non è che la farina miscelata in diverse consistenze a seconda del risultato che si vuole ottenere con latte o acqua, cotta in teglia nel forno insaporito da frutta secca e uvetta con rosmarino.

Poi si passa alle frittelle di castagne, di cui la base è sempre la farina idratata da acqua o latte ma con la differenza che la pasta liquida ottenuta viene fritta nell’olio bollente con l’aggiunta a piacimento di un pizzico di lievito per dolci per fare le bollicine. Ma ingrediente quest’ultimo non essenziale per la preparazione.

Per ultimo in elenco ma non per importanza e piacere al palato quelli che io chiamo gli stracci di castagne, che altro non sono dei fogli di acqua e farina di castagne ottenuti cuocendo un mestolo di impasto su testo di metallo sulla fiamma viva. Da accompagnare cosparsi o ripiegati con formaggio morbido, miele o marmellata.

Di ricette con le castagne, poi, ce ne sono tantissime. E soprattutto non solo dolci ma anche salate. Di cui vi segnalo la pagina Youtube dove poterle trovare:

https://www.youtube.com/results?search_query=ricette+castagne

Buon appetito e buon divertimento in cucina!

(Foto: Pixabay)