A TAVOLA APPARECCHIATA – La verdura: l’asparago

Più che una verdura una pianta. Con germogli che possono crescere tanto e di cui è commestibile solo una piccola parte

Della famiglia delle Asparagaceae, segnalato dalle enciclopedie, l’asparago è una verdura molto particolare. Perché è prima di tutto una pianta di cui si mangia solo una piccola sezione di una sua parte. Quello che noi vediamo nel banco del supermercato è un mazzetto di turioni, cioè di germogli, che crescono con la pianta. Non è la pianta in tutto e per tutto, ma solo un pezzo di ciò che naturalmente cresce sul terreno o nei campi dove viene coltivata.

E dopo aver accuratamente tolto la terra e la polvere di cui sono sporchi, ed averli sapientemente cotti a bagno maria, a vapore o immersi nell’acqua salata, il risultato è una verdura molto saporita.

E già di per suo l’asparago deve essere pulito a coltello della parte più alla base, che risulta più chiara e dura. E non è assolutamente mangiabile. Nemmeno cotta. Esistono poi gli asparagi bianchi, che sono una variante. Ma l’asparago più conosciuto è quello verde. Che viene commercializzato a mazzi legati a elastico e che bisogna fare attenzione a non conservarli troppo in frigo. Perché altrimenti prosegue il suo ciclo vitale “crescendo” e non è più utilizzabile per la cucina.

Quale può essere la sua morte gastronomica? Principalmente nei primi piatti, come risotto o come vellutata accompagnata da crostini o pasta corta. Altrimenti come tutte le brave verdure può funzionare come contorno. Insaporito con olio extravergine di oliva a crudo, e sale.

Gli asparagi si trovano tutto l’anno? No. Al massimo si può sfruttare l’inquinante mondo della grande distribuzione organizzata e provare a trovarli tutto l’anno. Oppure ci sono le serre definite asparagiaie. Altrimenti la stagione migliore è la primavera, partendo da fine marzo. E da quel periodo iniziare per degustare questa prelibatezza dolce e delicata.

(Foto: https://pixabay.com/it/photos/asparago-asparagi-verdi-verde-crudo-2178164/)