di GIUSEPPE RUDISI – Premiato per la Sezione Narrativa, lo scrittore veneziano Premio Strega 2009 per il suo “Stabat Mater”.
E’ Tiziano Scarpa l’autore che verrà premiato per la Sezione Narrativa del Premio Montale Fuori di Casa per l’edizione 2021. E’ un affermato romanziere, poeta, saggista e drammaturgo veneziano che nel 2009 si è aggiudicato il Premio Strega per il suo Stabat Mater, un romanzo ambientato nel 700 nel quale, insieme a Cecilia, un’orfana ospitata nell’antico Ospedale di Pietà di Venezia, compare come personaggio Antonio Vivaldi verso cui l’autore nutre una grande passione e un’approfondita conoscenza di tutta la sua opera musicale.
Nei suoi 25 anni di carriera narrativa Tiziano Scarpa ha all’attivo sette romanzi, l’ultimo dal titolo “La penultima magia” è stato pubblicato da Einaudi nel 2020, è inoltre autore di numerosi racconti, alcuni dei quali pubblicati sulla rivista letteraria “Il primo amore”, è anche un poeta con all’attivo numerose pubblicazioni tra cui “Groppi d’amore nella Scuraglia”, a completare i generi letterari a cui si dedica c’è il teatro, la saggistica, la lettura scenica nonché l’impegno civile.
“Venezia è un pesce” è un altro fortunato e originale lavoro dell’autore, è una sorta di guida letteraria di Venezia che trasmette al lettore quella che è la vera essenza della città che solo un veneziano doc come Scarpa può conoscere e possedere.
La cerimonia di premiazione si svolgerà alla presenza dello scrittore a Venezia il 17 settembre alle 17.30 presso la prestigiosa sede della Fondazione Querini Stampalia. I lavori saranno aperti dalla Direttrice della Fondazione Marigusta Lazzari, a seguire l’intervento della Presidente del Premio Montale Fuori di Casa Adriana Beverini che così motiva la scelta della città lagunare come luogo per la consegna del Premio: “Venezia è una delle città più amate da Montale che le dedicò alcune poesie, prima fra tutte l’enigmatico mottetto XIII “La Venezia di Hoffmann – e la mia” a cui il poeta assegna il compito precipuo di rappresentare il momento del distacco da Clizia, e cioè l’ebrea americana Irma Brandeis.”
…La gondola che scivola in un forte
bagliore di catrame e di papaveri,
la subdola canzone che s’alzava
da masse di cordame, l’alte porte
rinchiuse su di te e risa di maschere
che fuggivano a frotte …………..
Come si legge nella motivazione del Premio: “le opere di Tiziano Scarpa, siano esse romanzi, racconti o poesie sono costruite intorno ad una delle potenze fondamentali della parola, quella di creare mondi, suscitare immagini, non limitarsi a registrare banalmente le cose già accadute. Quelle di Scarpa sono parole “in azione” che “brulicano, petulanti, allegre, malinconiche” e non si accontentano di raccontare una realtà, ma ne creano mille altre.
Leggere i libri di questo autore, tradotti in numerose lingue, oltre a quelle europee, in cinese, arabo, giapponese, ebraico, russo, può essere rischioso per chi vuole tenersi stretto alla terraferma dell’intelletto; può capitare infatti di essere travolti da un’ondata di parole di forza pari solo alla fantasia creatrice dell’autore”
Il Premio Montale Fuori di Casa, che compie quest’anno i 25 anni di vita, è patrocinato dal Ministero dei Beni Culturali e si realizza con il contributo di Confcommercio.
Tiziano Scarpa
è nato a Venezia nel 1963. Dal 1996, anno del suo esordio con il romanzo Occhi sulla graticola, ha pubblicato circa una trentina tra romanzi, raccolte di racconti, saggi, poesie e testi teatrali. I suoi libri più conosciuti sono il romanzo Stabat Mater (Einaudi, 2008; premio Strega 2009), il poema Groppi d’amore nella scuraglia (2005), gli aforismi Corpo (2004), la guida Venezia è un pesce (Feltrinelli, 2001; la nuova edizione ampliata è uscita nel 2020). Negli ultimi anni sono usciti i romanzi La penultima magia (Einaudi, 2020), Il cipiglio del gufo (Einaudi, 2018), Il brevetto del geco (Einaudi, 2016). Fra le più recenti raccolte di poesia, ricordiamo Le nuvole e i soldi (Einaudi, 2018) e Una libellula di città e altre storie in rima (minimum fax, 2018). I suoi libri sono tradotti nelle principali lingue europee, e in cinese, giapponese, russo, arabo, ebraico, turco. Ha ideato e fondato le riviste-sito Nazione indiana nel 2003 e Il primo amore nel 2006. Ha calcato teatri e piazze come lettore scenico, da solo o in compagnia di musicisti, fra cui: Debora Petrina, Massimo Donà, Banda Osiris, Enrico Rava, Marlene Kuntz, Laura Catrani, Stefano Bollani.
Palazzo Querini Stampalia, a pochi passi da Piazza San Marco, è considerato uno dei più nteressanti complessi architettonici di Venezia. Antica residenza ufficiale della famiglia Querini Stampalia è oggi sede dell’omonima Fondazione. Alcune testimonianze attestano la presenza dei Querini a Santa Maria Formosa già dal XIII sec., ma si possiedono maggiori notizie solo dalla fine del XV sec. Un documento del 1514 dà conto di un significativo ampliamento della struttura commissionato da Nicolò Querini per la realizzazione del nuovo Palazzo. Il crescente prestigio dei Querini nei primi decenni del Cinquecento, spinge la famiglia a realizzare una serie di migliorie, ma le scelte operate negli anni manifestano la mancanza di un progetto unitario e sottolineano un modo di procedere per aggregazioni. Il Palazzo si sviluppa e si articola nel tempo con annessioni di proprietà attigue e con sopraelevazioni, venendo diviso in appartamenti e a volte parzialmente affittato. Nel corso del XIX secolo il conte Giovanni decide di trasferire la propria abitazione al primo piano del Palazzo affittando l’intero piano nobile al Patriarca di Venezia. Nel 1869, alla morte di Giovanni, il Palazzo diventa sede della Fondazione da lui voluta. Al primo piano è allestita la biblioteca, mentre al piano nobile il Museo dove dipinti, arredi, porcellane, sculture e oggetti d’arte danno testimonianza della dimora storica della nobile famiglia veneziana. Un’ulteriore riqualificazione della sede è stata possibile grazie agli interventi contemporanei degli architetti Carlo Scarpa, Valeriano Pastor e Mario Botta.
www.premiomontalefuoridicasa.it – www.querinistampalia.org
(foto: Tiziano Scarpa – foto di Gianluca Moro – fonte Premio Montale Fuori Casa)
Giornalista pubblicista, è nato a La Spezia, laureato in Giurisprudenza a Pisa, ha lavorato nel settore bancario/assicurativo a Milano e a Siena dove tuttora vive e lavora. Ha collaborato con riviste economiche e finanziarie, e ha scritto per eventi culturali nazionali. Scrittore, ha pubblicato la raccolta di racconti “Carne Umana” e nel 2019 il romanzo “Un film già visto”. Collabora con Mondadori.