di GIUSEPPE RUDISI – La premiazione potrà essere seguita sulla Pagina Facebook e Youtube del Premio Montale dalle ore 18.00 del 25 marzo.
E’ una donna la vincitrice per la Sezione Poesia del Premio Montale Fuori di Casa” 2021, è la poetessa Vivian Lamarque, “Donna – Nube”, per la leggerezza del tocco che caratterizza le sue poesie nelle quali anche le emozioni e i dolori più intensi appaiono apparentemente senza peso, lievi come le nuvole, pur se, spesso, come ben notò Vittorio Sereni:“…i versi di chiusura arrivano come una coltellata…”.
Vivian La Lamarque è una delle più apprezzate e conosciute autrici italiane, con la sua opera è riuscita a conquistare una frangia di pubblico in genere refrattaria alla poesia, verrà premiata il 25 marzo nel giorno in cu in Italia verrà celebrato il Dantedì, per porre in un ideale contrasto poetico con la Commedia “Divina” di Dante il carattere “umano” della poesia della Lamarque che si distingue per il suo essere quotidiana, domestica, ed insieme universale. “Umana” Commedia in cui compaiono gli aspetti più semplici della vita, ma anche quelli più dolorosi, l’amore per gli animali, per la natura, che convivono con i traumi della sua come della vita di ognuno di noi. Nell’ampio corpus poetico della Lamarque centrale è la vicenda autobiografica di abbandono, adozione e ricerca delle origini che la portò “nel mezzo del cammin “ della sua vita, per tornare a Dante,ad affidarsi alla psicanalisi junghiana così come racconta nella poetica trilogia psicanalitica dedicata al proprio terapeuta, il Dottor B.M., nei confronti del quale l’autrice visse un forte transfert, narrato appunto ne Il signore d’oro, ne Il signore degli spaventati e in Poesie dando del Lei.
Il perché dell’ampio spazio dedicato dal Premio Montale alle tante donne lo spiegano la presidente del Premio Adriana Beverini e la Vice presidente Barbara Sussi:
“Il Premio Montale Fuori di casa ha deciso di ricordare l’anniversario dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri rendendo un particolare omaggio alla figura femminile, in quanto principale motivo ispiratore per l’opera del “ghibellin fuggiasco” nella sua qualità di donna angelicata, così come lo è stata anche per la poesia di Eugenio Montale. Nella intervista immaginaria del 1946 il futuro Premio Nobel scrisse infatti che ne “Le Occasioni si era affidato alla donna, nella sua molteplice natura di, “nube , angelo o procellaria”.
La premiazione potrà essere seguita sulla Pagina Facebook e Youtube del Premio Montale dalle ore 18.00 del 25 marzo pv. Dopo i saluti Adriana Beverini, Presidente del Premio, e di Paolo Stefanini, membro del Consiglio Direttivo, a dialogare con la Premiata e a presentarne l’opera sarà il critico letterario Paolo Lagazzi, che fa parte della Giuria del Premio. A moderare la premiazione Alice Lorgna, PR Manager del Premio Montale. L’evento è inserito nel palinsesto I Talenti delle donne Milano 2020.
Vivian Lamarque
Nata a Tesero (Tn) il 19 aprile 1946, da madre valdese, verrà cresciuta come cattolica dalla famiglia adottiva a Milano. Qui insegnerà letteratura in istituti privati e italiano agli stranieri. Ha pubblicato Teresino (1981, Premio Viareggio Opera Prima), seguito dalla trilogia per il suo Analista junghiano Il signore d’oro (1986), Poesie dando del lei (1989), Il signore degli spaventati (1992). Nel 1996 uscirà Una quieta polvere, da un verso di Emily Dickinson.
Tutte queste opere sono raccolte integralmente nell’Oscar Mondadori Poesie 1972-2002, che contiene anche una densa sezione di inediti. Nel 2007 seguirà Poesie per un gatto e nel 2009 La gentilèssa, raccolta di poesie in dialetto milanese. Nel 2016 Madre d’inverno otterrà importanti riconoscimenti e premi tra cui il Bagutta, il Cetona, il Carducci.
E’ anche autrice di una quarantina di fiabe, a partire da La bambina che mangiava i lupi. E di una serie di fiabe musicali tratte da opere di Mozart, Schumann, Cajcovskij, Prokofiev, ecc.
Per l’infanzia ha anche pubblicato Poesie di ghiaccio e Poesie della notte.
Ha tradotto Prévert, Baudelaire, Valéry, La Fontaine. E nel 2020, per Salani, La guerra di José Jorge Letria. Collabora al Corriere della Sera e alla Lettura e suoi articoli sono stati raccolti in Gentilmente Milano nel 2013.
Il Premio Internazionale Montale Fuori di Casa è stato fondato da Adriana Beverini nel 1996, centenario della nascita di Eugenio Montale, come premio al giornalismo di viaggio, per ricordare non solo il poeta universalmente noto, ma in modo particolare il saggista e giornalista, che ci ha lasciato indimenticabili pagine di viaggi da lui compiuti come inviato del Corriere della Sera in Europa , nel Medio Oriente e negli Stati Uniti.
Su proposta di Raffaele Mattioli, Montale ripropose alcuni di questi brani nel volume “Fuori di casa” uscito la prima volta nel 1969 per Ricciardi e riedito nel 1975 e poi nel 2017 da Mondadori, dal cui titolo il Premio trae il suo nome.
Con lo scopo di ricordare il multiforme ingegno di Montale, sommo poeta, ma anche giornalista, saggista, critico letterario, critico d’arte, critico musicale, senatore della repubblica, il Premio ha sviluppato diverse Sezioni: Giornalismo, Europa, Ligure Apuana, Narrativa, Saggistica e Poesia, Mediterraneo, Milano e il Senso Civico, MontaLarte, Musica. Ogni anno il Presidente, in accordo con i soci, può decidere di assegnare un Premio Speciale ad uno scrittore, poeta, pittore, artista o musicologo di fama internazionale Attualmente è l’unico Premio esistente in Italia dedicato al Premio Nobel Eugenio Montale.
Il programma
Giornalista pubblicista, è nato a La Spezia, laureato in Giurisprudenza a Pisa, ha lavorato nel settore bancario/assicurativo a Milano e a Siena dove tuttora vive e lavora. Ha collaborato con riviste economiche e finanziarie, e ha scritto per eventi culturali nazionali. Scrittore, ha pubblicato la raccolta di racconti “Carne Umana” e nel 2019 il romanzo “Un film già visto”. Collabora con Mondadori.