ALLUVIONE. L’Italia è vecchia

DAL WEB – di DANIELE CINQUINI. Tecnico del Genio civile presso Regione Toscana e tecnico presso Regione Toscana Genio Civile di Lucca.

La Rete è un oceano senza coste, ovvero una dimensione che nega le leggi della fisica, non c’è forza di gravità, tutto galleggia e si muove spesso senza neppure incontrarsi, probabilmente è l’emblema della libertà senza limiti (e dunque la sua negazione filosofica). Tuttavia, capita ogni giorno – dal grande al piccolo – di imbattersi in immagini e pensieri con un valore che merita di non andare disperso nella lunghezza di un post. Il post che pubblichiamo è tratto dalla pagina Facebook del signor Daniele Cinquini. Poche righe che spigano tutto. Tutto ciò che puntualmente si ripete in Italia e poi si dimentica. (Aldo Belli)

di DANIELE CINQUINI

Credo che il problema stia nel fatto che “l’Italia è vecchia”, nel senso che, abbia1no l’intero patrimonio artistico e naturalistico, che in buona parte è lasciato a se stesso.

C’è la necessità non più rinviabile di salvaguardare tutto il territorio italiano, se vogliamo impedire che si allunghi la lista dei morti, che si lascia dietro le alluvioni, i terremoti e gli incendi.

Si dovrebbero iniziare al più presto su tutto il territorio Italiano, le manutenzioni, per la montagna e la pianura.

Servirebbero strumenti tecnologici per la conoscenza approfondita del territorio, con monitoraggio continuo e costante in modo da controllare lo stato di manutenzione del territorio, ed essere in grado di allertare per tempo la popolazione.

Poi ci sono gli interventi che riguardano il patrimonio storico-artistico, che necessita di manutenzione e cure.

Inutile dire che tutto questo sarebbe una garanzia per la popolazione oltre a creare molti posti di lavoro, resta il problema che i politicanti non ascoltano come dovrebbero, la comunità scientifica.