di GIOVANNI VILLANI – L’edizione numero 99 al via dal prossimo 17 giugno, con 46 serate d’opera e balletto, terminando il 4 settembre.
L’Opera Festival dell’Arena di Verona prenderà il via dal prossimo 17 giugno, per ben 46 serate d’opera e balletto, terminando il 4 settembre. L’edizione numero 99 del festival operistico più popolare al mondo si presenta con 5 titoli (Carmen, Aida, Nabucco, La Traviata, Turandot e tre serate extra) in un’Arena finalmente restituita ai suoi allestimenti unici che richiamano ogni sera un pubblico di oltre 13.000 spettatori.
Quello che animerà le notti sotto le stelle sarà un Festival dal respiro più che mai ampio e cosmopolita: una preparazione ideale del percorso che condurrà al traguardo dell’edizione numero 100, nell’estate del 2023.
La prima novità sarà costituita dalla nomina di Marco Armiliato a direttore musicale del Festival, che salirà per ben 24 serate il podio. Genovese di nascita, ma di discendenza veronese, Armiliato è un alfiere del melodramma italiano nel mondo, con un curriculum internazionale invidiabile, che va da Vienna a Tokyo, dalla Scala al Metropolitan di New York.
Alla presentazione del cartellone svoltosi al Teatro Filarmonico, ha dichiarato di “essere onorato del nuovo incarico e orgoglioso di prendere parte al progetto. Mi rende in particolar modo felice la possibilità di collaborare ancora con Cecilia Gasdia e Stefano Trespidi, che si sono prodigati con passione ed abnegazione per rendere possibile la Stagione Areniana anche in questi tempi difficili. A nome di tutti gli artisti, li ringrazio per il loro lavoro e il loro impegno. Le masse artistiche areniane sono un patrimonio umano e artistico immenso e unico. Vedo il ruolo di direttore musicale come quello di un primus inter pares, che lavora insieme agli altri alla sfida di unire tutte le professionalità nella creazione di uno spettacolo davvero unico come quello dell’opera. Porterò tutta la mia passione e il mio entusiasmo in questa nuova avventura”.
Il 99° Arena di Verona Opera Festival 2022 decollerà il 17 e 18 giugno con i due titoli più rappresentati nella sua storia, Carmen e Aida, entrambi con la firma di Franco Zeffirelli ed un cast d’eccezione fra cui vanno menzionati i debutti di: Clémentine Margaine, J’Nai Bridges, Elina Garanča e Yulia Matochkina, affiancate dai Don Josè di Brian Jagde, Roberto Alagna e Vittorio Grigolo. La produzione di Aida, creata appositamente per l’Arena proprio vent’anni fa, sarà proposta per undici serate e vedrà alternarsi sul podio Daniel Oren e Marco Armiliato.
Sull’immenso palcoscenico sale poi una sfilata di voci di assoluto rilievo internazionale, tra cui Liudmyla Monastyrska, Anna Netrebko, Latonia Moore, Ekaterina Semenchuk, Murat Karahan, Fabio Sartori, Yusif Eyvazov, Amartuvshin Enkhbat, Ferruccio Furlanetto, a conferma della volontà della Fondazione di fare di ogni serata una prima assoluta.
Dal 25 giugno va in scena Nabucco di Verdi per otto serate nella recente edizione dall’ampio respiro storico, risorgimentale e cinematografico di Arnaud Bernard, con la direzione di Daniel Oren e di Alvise Casellati. Quindi dal 2 luglio torna per la prima volta La Traviata, ultima creazione di Franco Zeffirelli con i costumi di Maurizio Millenotti, in diretta mondovisione grazie alla collaborazione di Arena di Verona srl con Rai Uno. Il capolavoro verdiano sarà diretto per le sue otto recite da Marco Armiliato.
Quinto e ultimo titolo, Turandot nell’allestimento da fiaba di Franco Zeffirelli con i costumi del premio Oscar Emi Wada. Sarà in scena dal 4 agosto per sette serate dirette da Marco Armiliato, Francesco Ivan Ciampa e per un’unica data-evento, da Placido Domingo. I cast vocali annoverano, tra l’altro, le voci e le qualità interpretative di Anna Netrebko, Lisette Oropesa ed Angel Blue, nonché di: Luca Salsi, Ludovic Tézier, Francesco Meli, Freddie de Tommaso, Michele Pertusi.
Il programma del 99° Festival si completa con tre Gala: il primo è il Roberto Bolle and Friends che il 20 luglio porterà all’Arena di Verona un atteso programma che unisce la danza classica, moderna e contemporanea eseguita dall’étoile “dei due mondi” assieme alle più acclamate stelle di oggi. Il 12 agosto tornano i Carmina Burana di Orff, in un memorabile e scenografico concerto con l’Orchestra e il Coro areniani, due cori di voci bianche ed i solisti, Lisette Oropesa, Filippo Mineccia e Mario Cassi. Il 25 agosto sarà la volta della Placido Domingo in Verdi Opera Night, con tre atti di opere verdiane in forma scenica, assieme a Maria José Siri, Fabio Sartori, Clémentine Margaine e, per la prima volta in Arena, il basso Ildar Abdrazakov. Oltre alle rare Macbeth e Don Carlo, per l’occasione Placido Domingo debutterà col ruolo di Amonasro nella scena del Trionfo di Aida. Regia e scene della serata-evento saranno firmate da Stefano Trespidi ed Ezio Antonelli, mentre la direzione dei complessi artistici areniani verrà affidata a Jordi Bernàcer.
Su quasi 100 gli artisti presenti, molti giovani emergenti e star conclamate. Al loro esordio areniano, oltre alle dive J’Nai Bridges ed Elīna Garanča, sono da ricordare: Ludovic Tézier, Ildar Abdrazakov, Freddie De Tommaso, Liudmyla Monastyrska, Latonia Moore, Angel Blue, Yulia Matochkina, Gilda Fiume, Luca Micheletti, Caterina Sala, Daniela Cappiello, Jan Antem, Vincent Ordonneau, Monica Conesa, Gűnther Groissbőck, Roman Burdenko, Francesca Maionchi, Ewa Plonka, Francesca Di Sauro, Vasilisa Berzhanskaya, Adolfo Corrado, Gezym Myshketa, Giacomo Leone, Sava Venić, Lilly Jørstad, Valeria Girardello, Igor Golovatenko, Francesco Leone, Yonghoon Lee, Filippo Mineccia, Youngjun Park, Gabriele Sagona e lo scrittore (con passato da cantante) Marco Malvaldi in un cameo di lusso.
Oltre ai nomi già citati, a comporre il cast delle 46 serate ci saranno numerosi grandi artisti e giovani affermati che tornano all’Arena, tra cui: Aleksandra Kurzak, Anna Maria Chiuri, Olesya Petrova, Claudio Sgura, Karen Gardeazabal, Maria Teresa Leva, Lavinia Bini, Nicolò Ceriani, Carlo Bosi, Biagio Pizzuti, Alessio Verna, Simon Lim, Samuele Simoncini, Jorge de León, Rafał Siwek, Riccardo Zanellato, Sebastian Catana, Francesco Pittari, Riccardo Rados, Artur Rucinski, Abramo Rosalen, Simone Piazzola, Matteo Mezzaro, Ruth Iniesta, Riccardo Fassi, Gregory Kunde, Chris Merritt. (Giovanni Villani)
Giovanni Villani è nato a Verona, giornalista pubblicista dal 1990, critico musicale del quotidiano L’Arena di Verona. Dirigente amministrativo. Laureato all’Università di Bologna in Storia e all’Università di Verona in Arte.