di GIOVANNI VILLANI – A sostegno dell’#Italiansystem, direzione artistica di Stefano Raimondi, ha rafforzato il dialogo internazionale.
Dal 14 al 16 ottobre 2022, negli stand di VeronaFiere, è tornata ArtVerona con nuovi format ed eventi a sostegno del sistema dell’arte italiano. ArtVerona #Italiansystem, con la direzione artistica di Stefano Raimondi, è un’identità che definisce il triennio 2020-2022 e che rafforza il dialogo tra operatori italiani ed internazionali, per valorizzare il sistema dell’arte italiano e offrire ai collezionisti e ai visitatori un’esperienza coinvolgente, dedicata a più generazioni e pubblici, intraprendendo la strada dell’innovazione e della sostenibilità.
Tante sono state le novità di ArtVerona 2022: le due nuove sezioni Habitat e Curated by, la partecipazione di curatori internazionali e il nuovo premio ArteMuseo/Habitat, un progetto culturale dedicato alla presentazione di importanti ambienti di grandi artisti storici italiani, concepiti come spazi immersivi, capaci di creare coinvolgenti modelli di fruizione e offrire al visitatore un’inedita esperienza di visione.
Curated by ha presentato le proposte di gallerie che hanno collaborato con un curatore per la realizzazione dello stand, così da sottolineare alcune modalità in cui si sviluppi la relazione tra galleria, curatore e artista.
Visiting Curator. La fiera rafforza la sua rete internazionale grazie al nuovo progetto pluriennale Visiting Curator, a cura di Maria Chiara Valacchi, in cui direttori e curatori d’istituzioni museali da tutto il mondo sono stati invitati a scoprire la ricerca e gli artisti delle gallerie di ArtVerona e a partecipare come membri nelle commissioni delle giurie dei premi.
Per il 2022 sono giunti a Verona, Chrissie Iles, curatrice del Whitney Museum of American Art a New York, Nadim Samman, curatore al KW Institute for Contemporary Art a Berlino, Michal Novotný, direttore della Collezione di Arte Moderna e Contemporanea alla National Gallery di Praga e Christian Malycha, direttore della Friedrichs Foundation, Bonn/Weidingen.
Il Premio ArteMuseo, a cura di Elena Forin, è un progetto triennale sviluppato per creare dialoghi e opportunità concrete tra 5 musei e fondazioni italiane e altrettanti artisti presentati ad ArtVerona.
Per almeno tre anni, la Fiera selezionerà a rotazione 5 tra musei e fondazioni del territorio italiano che intendono dedicare una mostra personale a un artista tra quelli rappresentati dalle gallerie espositrici, o includerlo in una mostra collettiva.
Le sezioni di ArtVerona: la Main section -cuore della manifestazione, ulteriormente impreziosita dalla partecipazione di nuove proposte di qualità nel panorama d’arte moderna e contemporanea – ha presentato una selezione di gallerie accomunate da una ricerca qualificata sugli artisti italiani e internazionali, dai più storicizzati agli emergenti.
Si riconfermano le sezioni Introduction, a cura di Giacinto Di Pietrantonio, in cui gallerie storiche sono state invitate a presentare quegli spazi espositivi che hanno visto nascere e supportato nella crescita, mostrando la trasmissione generazionale del sapere che distingue il sistema dell’arte; Next, dedicata alle gallerie che promuovono fino a tre talenti delle generazioni più recenti, portatori di linguaggi artistici innovativi; Evolution, curata da Domenico Quaranta, sottolinea l’importanza che ArtVerona ha mostrato verso i linguaggi più sperimentali e riunisce gallerie che lavorano con artisti capaci di sviluppare la propria ricerca e trarre ispirazione da diverse tecnologie e ambiti come: videogiochi, intelligenza artificiale, social network, app, animazioni 3D, Coding, Big Data e nanotecnologie; Solo, in cui le gallerie sono state invitate a valorizzare, con uno stand monografico, il lavoro di un singolo artista italiano della generazione degli anni ’90; Pages, curata da Ginevra Bria, si è presentata in una nuova veste internazionale, invitando importanti riviste di settore a presentare la loro storia, il ruolo della critica e dell’informazione. La seconda edizione di LAB, a cura di Giulia Floris, è dedicata invece alle realtà sperimentali no profit attive in Italia per l’arte contemporanea e al loro interagire con il resto del sistema artistico.
ArtVerona e il territorio. Con Art & The City, ArtVerona si estende e dialoga con la città e il territorio, organizzando e promuovendo un’agenda di appuntamenti con diverse istituzioni pubbliche e private e luoghi tra i più significativi di Verona che hanno partecipato a un programma coordinato di mostre e attività, comprendenti performance, video, design, contaminazioni musicali, installazioni pubbliche, visite a collezioni. All’interno di questo programma, Performance & The City, a cura di Claudia Santeroni e Maria Marzia Minelli, ha presentato il lavoro di due importanti artiste internazionali: Annamaria Ajmone e Claudia Pagès Rabal; Sculpture & The City, a cura di Elena Forin, ha proposto un focus sui linguaggi scultorei e installativi.
L’immagine coordinata della manifestazione ha voluto rappresentare la ricchezza e l’importanza della ricerca artistica che si svolge lungo tutto il territorio italiano, riflessa nella forza evocativa dei paesaggi naturali che attraversano il nostro Paese, dalla Valpolicella alla Baia delle Zagare, dalla Scala dei Turchi alle Terme di Saturnia, al Monte Bianco.

Giovanni Villani è nato a Verona, giornalista pubblicista dal 1990, critico musicale del quotidiano L’Arena di Verona. Dirigente amministrativo. Laureato all’Università di Bologna in Storia e all’Università di Verona in Arte.