BAGNO A RIPOLI – Una nuova casa per chi è in difficoltà

Progetto di co-housing. Si chiama “Casa Liberi Tutti” la nuova residenza per l’abitare condiviso situata in via Simone degli Antelli

Un tetto condiviso per persone che versano in situazioni di emergenza abitativa. Ma anche un luogo dove attivare percorsi per uscire dal momento di difficoltà, con progetti di autonomia individuali anche di reinserimento nel mondo del lavoro. Sarà una casa per riacquistare la propria autonomia a 360° gradi quella inaugurata stamani all’Antella, nel Comune di Bagno a Ripoli. L’appartamento, situato nel cuore della frazione in via Simone degli Antelli 18, diventerà il quartier generale per il progetto comunale di social housing “Casa Liberi Tutti”, finalizzato a contrastare fenomeni di disagio abitativo, esclusione e marginalità attraverso la co-abitazione solidale.

La casa, fresca di ristrutturazione e arredata di nuovo, da oggi in poi potrà accogliere fino a quattro persone alla volta che versano in condizioni di difficoltà. Ampio circa 70 metri quadrati, l’appartamento è dotato di due camere singole e una camera doppia, oltre ad un’area comune composta da spazio giorno con cucina e ai servizi igienici.

Il sindaco Casini

“Le persone che ci vivranno saranno indicate dai servizi sociali del Comune – spiega il sindaco Francesco Casini -. Nella scelta sarà dedicata particolare attenzione alle situazioni familiari disagiate, come quelle che anche da noi purtroppo con frequenza crescente, complice la crisi economica seguita alla pandemia, presentano molti genitori separati in difficoltà economica che temporaneamente sono privi di alloggio. Un progetto di social housing importante perché oltre a tutelare il diritto alla casa attraverso i princìpi del mutuo aiuto e della coabitazione tra condomini solidali, prevede iniziative concrete per l’autonomia personale a diversi livelli, sia abitativa che lavorativa, economica e sociale”.

In questo, i servizi sociali del Comune saranno affiancati dagli operatori di Auser Abitare Solidale che metteranno a disposizione personale qualificato, educatori e psicologi che garantiranno un supporto costante e azioni mirate per gli ospiti della casa, stimolandone il percorso di crescita individuale e familiare e la ricerca di un lavoro. Dal supporto per il disbrigo di pratiche burocratiche e quotidiane al sostegno nella gestione dei rapporti con la scuola, dall’aiuto a gestire le risorse familiari all’alfabetizzazione linguistica o informatica, e molto altro.

L’assessora Francois

La permanenza all’interno della struttura sarà temporanea. “Avrà una durata minima di sei mesi e non potrà superare l’anno e mezzo – aggiunge l’assessora al sociale Eleonora Francois -. Potranno essere accolte singole persone in difficoltà, genitori soli con figli e piccoli nuclei familiari, cercando di evitare la promiscuità tra le diverse tipologie di utenza”.

Le coordinatrici Bacci e Ridolfi

“Siamo felici di inaugurare questo progetto – dichiarano Elena Bacci e Viola Ridolfi, coordinatrici dei volontari Auser Abitare Solidale – che aiuterà le persone che entreranno qui dentro a superare i momenti di fragilità che stanno vivendo, ricreando per loro una situazione di normalità. Una casa a tutti gli effetti in cui sarà importante anche l’aspetto di comunità e la socializzazione tra gli ospiti.

Proprio in queste settimane l’ufficio sociale del Comune sta selezionando gli utenti, i primi inquilini potranno presto varcare la soglia di “Casa Liberi Tutti”.