Cresce la protesta, ieri un presidio di oltre 200 persone davanti alla base americana di Camp Darby, tra Pisa e Livorno, petizione popolare.
La manifestazione “per dire no alla militarizzazione del territorio” è stata promossa da una galassia di partiti e movimenti vicini alla sinistra radicale e al sindacalismo di base. Ieri alle 17.10 l’ANSA ha battuto la notizia: Il presidio si sta svolgendo in modo pacifico davanti ai cancelli della base e sta rallentando il traffico veicolare. “A Camp Darby – hanno scritto i militanti in un volantino – la base Usa e Nato viene da anni potenziata per consentire il trasporto delle armi via acqua e via ferrovia, la macchia mediterranea si estende su quella parte di territorio anche se a dimenticarlo pare siano numerose realtà e associazioni oggi in campo per scongiurare la costruzione di una cittadella militare a Coltano”.
E’ stata lanciata nei giorni scorsi una petizione su Change.org che ha raggiunto già più di 97.000 firme. “Il governo attualmente in carica” si legge, “ha disposto la realizzazione di una struttura militare nel parco di san Rossore Migliarino Massaciuccoli in Toscana. Ospiterà la sede del gruppo intervento speciale, del primo reggimento Carabinieri paracadutisti “Tuscania” e del centro cinofili. Nel testo del decreto l’intervento è individuato come «opera destinata alla difesa nazionale» e si aggiunge che il piano verrà realizzato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”.
Lorenzo Bani, presidente del Parco regionale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli non ha lesinato il proprio sconcerto, ricordando la disponibilità di aree demaniali abbandonate e le caserme in disuso per uno scopo del genere, senza niente togliere all’importanza della sicurezza nazionale la scelta di un’area naturale protetta rimane obiettivamente incomprensibile.
(foto: fonte Parco Naturale San Rossore-Migliarino-Massaciuccoli)
