Caro Bollette, occorre altro che l’elemosina ai cittadini

di PAOLO PESCUCCI – Il Piano Nazionale Integrato di Energia e Clima (PNIEC) approvato a gennaio 2020 pare essere sparito.

Il governo pensa ai soliti contributi per ridurre il costo in bolletta, ma pare pensare poco e studiare poco misure per ridurre organicamente il costo della bolletta energetica

Una misura sarebbe molto semplice ed immediata, l’Europa guardi al suo interesse, lasci perdere le genuflessioni a Biden ed annunci l’apertura del Nord-Stream permettendo al gas russo di arrivare in Europa saltando l’Ucraina. Questo in pochi giorni, se non in poche ore abbasserebbe il prezzo del metano. Quindi, il presidente Draghi stimato in Europa chiami i leader europei e li convinca a muoversi in tal senso.

Noi siamo il paese europeo che dipende maggiormente dal metano, non siamo come i verdi tedeschi che per sopperire alla carenza di energia fanno riaprire le miniere di carbone, addirittura le miniere di lignite, il peggior carbone possibile e per anni ammorberanno l’atmosfera d’Europa con le esalazioni delle loro centrali a carbone. Bell’esempio quello di questi verdi europei arrivati al potere.

Per pensare seriamente all’energia e all’ambiente il governo ha un mezzo efficace, il Piano Nazionale Integrato di Energia e Clima (PNIEC), peccato che da quando è stato approvato a gennaio 2020, pare essere sparito.

Nel trionfale comunicato di approvazione si diceva: “L’attuazione del Piano sarà assicurata dai decreti legislativi di recepimento delle direttive europee in materia di efficienza energetica, di fonti rinnovabili e di mercati dell’elettricità e del gas, che saranno emanati nel corso del 2020”.

Qualcuno conosce l’esistenza di simili decreti attuativi? Abbiamo una politica energetica nazionale?
Sono domande cui i politici che fanno e facevano parte dei governi interessati dovrebbero darci risposta.
Per adesso si legge che pochi giorni fa, il 18 gennaio 2022, il Ministero della transizione ecologica inaugura la Commissione Tecnica PNRR PNIEC. Con funzioni di valutazione ambientale di competenza statale dei progetti compresi nel PNRR, e dei progetti attuativi del PNIEC.

In due anni, quindi, si è riusciti a fare la commissione che dovrà valutare i progetti, speriamo accelerino perché di questo passo altro che caro bollette.