di NICLO VITELLI – Il PD di Viareggio fatto in casa, mezzo colbacco e mezzo fez, con a capo il responsabile nazionale del tesseramento PD.
Chi di voi sa se a Viareggio esista il PD?
In effetti non c’è: al suo posto opera, nella quasi clandestinità, una cerchia di carbonari con vieppiù il vincolo di segretezza. Come la massoneria ai tempi del mazzinianesimo. Allora, almeno, i carbonari erano animati da un progetto, da una prospettiva e da valori. Oggi non è dato di capire a cosa si ispirino i carbonari viareggini. Sono attaccati al potere o a quello che potrebbe essere il potere, anche se loro, dentro il cerchio magico, non contano granché e sono silenti.
A Viareggio vige infatti un potere monocratico e tutto il resto è costituito da obbedienti portatori d’acqua i cui movimenti ed esternazioni devono essere preventivamente e rigorosamente autorizzate. Ci sono numerosi ex iscritti, molti dei quali iscritti fin dalla fondazione, alcuni in continuità con la loro militanza nel Pds, che vorrebbero rientrare nel Pd perché quello è il loro partito, ne condividono la linea politica e i programmi nazionali. La tessera però gli è stata negata o sono “tra coloro che son sospesi”. Che colpe hanno costoro? Sicuramente quella di non essere stati investiti e redenti dal fulmine, come Paolo sulla via di Damasco. No! Il Monocrate non ha aperto loro i cuori e le menti. Peccato gravissimo che non conosce perdono per la legge di un club di carbonari che s’ammanta però del soprannome Partito Democratico.
Per gli elettori che volessero prendere la tessera a Viareggio è ancora peggio: c’è un esame, un esame sommario, deciso dal Commissario Capo – lunga vita al compagno Stalin-miani- che valuta attentamente gli orientamenti, i gusti culturali, la vita privata di ogni singolo richiedente e poi decide se è il caso o meno. Il grande capo del Club di Viareggio è anche il responsabile del tesseramento a livello nazionale: Eccezzziunale… veramente, avrebbe detto Abatantuono nell’omonimo film. Enrico Letta lo conosce bene? Condivide questa metodologia di azione che usa a Viareggio? Sa che a Viareggio si va al congresso con questo sistema? Sa che metodo si usa a Viareggio per far vivere un partito democratico che dovrebbe fare gli interessi del popolo e della sinistra, dei lavoratori, dei giovani e delle donne?
Le donne rosa del Pd toscano ieri hanno sollevato con forza e pubblicamente la questione.
Poi c’è l’attuale eletto a Presidente del Consiglio Comunale di Massarosa, Riccardo Brocchini, eletto proprio in un ruolo di tutela istituzionale che, sdoppiato, da ancora segretario del Pd Versiliese ci rassicura e dice “…non sono poi così tanti…”.
Nel club di Saint- Honoré, invece, a dispetto della segretezza ci sono numeri che fanno girar la testa! Riccardo Brocchini che nei fatti, avendo gestito il Pd in Versilia in tutti questi anni, con i contraccolpi e le situazione negative che si sono create, compresa quella di Viareggio, non può certo cavarsela dicendo: io..? io non c’ero… io non vedevo…. io non sentivo! E magari, ma poi leviamoci pure il magari, aspirerebbe ad essere confermato nel ruolo di Segretario versiliese del PD – naturalmente per i grandi meriti conquistati sul campo – mantenendo anche il nuovo incarico istituzionale a Massarosa: roba da far rabbrividire!
Caro Enrico Letta per rendere credibile le anche giuste cose che Lei dice e si propone di fare e le anche positive prospettive annunciate per il futuro, che io come molti altri potremmo anche condividere, Lei deve mettere mano a queste situazioni nelle quali si creano gravi contraddizioni, blackout nei messaggi e nelle coerenze e si finisce per perdere credibilità, consensi e stima. Ne parli, per favore, con la segretaria regionale del PD Buonafé, con il Commissario Stalin-miani e, con lui stesso in quanto responsabile nazionale del tesseramento. Stalin-miani forse, dal tanto lavoro e dagli onerosi impegni, si è ammalato: soffre oggi di un brutto sdoppiamento di personalità: a Roma fa il dirigente del Pd a Viareggio, da Commissario, fa il cugino carbonaro!

Niclo Vitelli (1954) è stato un dirigente del PCI, consigliere comunale e assessore, presidente del Festival Pucciniano negli anni Ottanta, ha poi svolto attività di manager nel settore della cantieristica navale, responsabile di Lega Pesca Toscana, ha ricoperto vari incarichi in Legacoop della quale è attualmente presidente del Comitato dei Garanti. Autore di libri di storia della Versilia.