Docufilm regia di Paola Settimini

CINEMA – Paola Settimini “Per horror intendo…”

di GIUSEPPE RUDISI – Nella Lunigiana più profonda la regista Paola Settimini ha girato alcune parti del suo docufilm “Per horror intendo”.

E’ in Toscana, precisamente nella Lunigiana più profonda, il luogo dove la regista Paola Settimini ha girato alcune parti del suo docufilm “Per horror intendo…” che avrà la sua prima nazionale al cinema Don Bosco di La Spezia il 7 settembre alle ore 21 (info e prenotazioni al numero 339 2883384).

E’ un lungometraggio che conduce lo spettatore in un lungo viaggio nel mondo del cinema horror italiano da vivere attraverso le testimonianze dirette di “quelli” che quel genere di arte cinematografica l’hanno creato per davvero, per “quelli” intendiamo i grandi nomi come: “Dario Argento, Pupi Avati, Lamberto Bava, Ruggero Deodato, Aldo Lado etc.

Ogni testimonianza esclusiva di questi artefici dell’horror-spaghetti è accompagnata da sequenze topiche dei film che hanno fatto la storia di questo genere quali: La casa dalle finestre che ridono, Profondo Rosso, Demoni, Cannibal Holocaust, Non si sevizia un paperino…

Immagini e interviste sono immerse nella musica originale di Claudio Simonetti, fondatore dei Goblin, per i non addetti ai lavori è l’autore e interprete della colonna sonora di Profondo Rosso e di buona parte dei film di Dario Argento ad esempio Demoni, Zombie etc.

Per horror intendo…” è dunque una ricostruzione originale e pregevolmente confezionata, nata da un’idea del celebre Lamberto Bava, che consente allo spettatore, anche quello poco documentato, di immergersi non solo in quei film che hanno fatto la storia del genere ma anche di darsi delle risposte sui motivi per cui l’horror cinematografico abbia così grande capacità di attrazione incollando alla poltrona generazioni di appassionati nonostante la paura e la tensione che immagini e storie generano.

Paola Settimini è una giovane regista spezzina già affermata nel mondo del cinema prima come sceneggiatrice e poi come regista di vari documentari. Tra i suoi lavori più importanti: “Bava Puzzle, il cinema fantastico di Lamberto Bava”, “Il nome del padre” (documentario storico), “Opera litiga patrimonio dell’umanità”, “Tina Pica”, etc. E’ inoltre Direttrice del La Spezia Film Festival, festival internazionale che negli anni ha visto la partecipazione di importanti nomi: Lamberto Bava, Maurizio Nichetti, Alessandro Haber, Adriano Aprà, Pierre Maillard, Gianni Amelio, Sergio Martino, Claudio Lattanzi, Francesco Barilli, solo per citarne alcuni.

Le parti di fiction del docufilm “Per horror intendo…” sono interpretate dal giovane attore Francesco Testi e da Katia La Galante. Spicca un cammeo del noto attore Matteo Taranto nel classico ruolo di un vampiro.

Paola Settimini ha risposto ad alcune domande di Toscana Today.

Come mai per le scene di fiction ha scelto la Toscana, in particolare in alcuni luoghi ameni della Lunigiana?

L’ho scelta perché è un territorio al quale sono particolarmente affezionata, in quanto terra di origine della mia nonna paterna. Luoghi che ho sempre amato fin da piccola, in particolare Fivizzano, Equi Terme e Casola. La Lunigiana è inoltre ricca di castelli meravigliosi (tra le tante location abbiamo avuto la fortuna di girare anche all’interno del Castello dell’Aquila e del Castello della Verrucola), leggende, misteri e suggestioni.

Quali sono i film che meritano di essere rivisti in una sorta di viaggio a ritroso nell’horror italiano?

Sono tanti! Ne cito tre che a mio parere sono imprescindibili: “I vampiri” di Riccardo Freda, “La maschera del demonio” di Mario Bava e “Il mulino delle donne di pietra” di Giorgio Ferroni.

L’Horror è un genere ancora attuale?

Penso che sia sempre attuale e che coinvolga un pubblico eterogeneo e di ogni età. Sono numerosi i festival dedicati a questo settore, dove anche un pubblico più giovane può conoscere ed apprezzare i cosiddetti cult di genere e dove registi emergenti possono mostrare al pubblico le loro opere, trovando spazi che altrove non avrebbero.

Dalle interviste che lei ha ben rappresentato nel suo film emerge il tentativo di dare una spiegazione ai motivi per cui gli spettatori amano l’horror, quali possono essere le sue conclusioni?

L’horror spaventa perché fa leva sulle paure ancestrali dell’essere umano. Lo spavento, però, permette di disattivare temporaneamente alcune aree del cervello (succede anche con la meditazione) e dopo un grande – finto – allarme siamo spesso più rilassati.

Dopo la prima alla Spezia del 7 Settembre quali saranno i prossimi appuntamenti per la sua opera?

A settembre sarò ospite all’Apulia Horror Film Festival e a Mangiacinema di Salsomaggiore, ad ottobre al Sitges, il festival di cinema fantastico della Catalunya e all’Asylum Fantastic Fest di Roma e poi altri festival esteri. Da qui a marzo, inoltre, sono programmate delle presentazioni nei cinema di varie città italiane.


Per Horror Intendo…  


RegiaPaola Settimini
Anno di produzione: 2021
Durata: 77′
Tipologia: documentario
Generi: arte/docufiction
Paese: Italia
ProduzioneCut-Up PublishingAssociazione B52Associazione Cinema e CulturaW&B di Fulvio Wetzl
DistributoreCUT-UP Distribution
Data di uscita: n.d.
Formato di ripresa: 16:9
Montaggio: Final Cut
Formato di proiezione: DCP, colore
Titolo originale: Per Horror Intendo…

Sinossi: Un ragazzo fugge terrorizzato attraversando un bosco. Una figura incappucciata totalmente vestita di nero, una strega probabilmente, lo segue implacabile alla distanza. Inizia così il film che subito si trasforma in un documentario che analizza il glorioso cinema di genere horror italiano degli anni dai ’60 al ’90, con interviste inedite a tutti i principali autori, sceneggiatori, scenografi, musicisti dell’epoca (da Dario Argento, la scrittrice horror Cristiana Astori, Pupi Avati, A. Bido, A. Lado, C. Lattanzi, L. Cozzi, F. Barilli, Lamberto Bava, R. Deodato, A. Geleng, Sergio Martino, Manetti Bros, Claudio Simonetti, Fulvio Wetzl). Gli storici del cinema Roberto M. Danese e Gianluigi Negri, in modo analitico sintetizzano l’evoluzione del genere.

Ambientazione: Comune di Fivizzano (Agnino, Moncigoli, Gragnola, Verrucola, Mulino di Arlia, Turlago, Equi Terme) / Parma / La Spezia / Roma / Venezia / Bracciano (RM) / Ariccia (RM) / Milano / Cerreto Laghi / Urbino / Bologna

Con:
Dario Argento                      
Cristiana Astori                                      
Pupi Avati
Antonio Bido
Aldo Lado
Claudio Lattanzi
Luigi Cozzi
Francesco Barilli
Lamberto Bava
Ruggero Deodato
Sergio Martino
Antonio Manetti
Marco Manetti
Claudio Simonetti
Roberto Danese
Antonio Tentori
Gianluigi Negri
Francesco Testi
Katia La Galante
Barbara Langella
Roberto Bocchi
Susanna Sturlese
Sandra Moretti
Costanza Del Fiandra
Rachele Del Fiandra
Barbara Urli
Roberto Di Maio
Matteo Taranto
Marina Luna Pesalovo
Iacopo Cascella
Mario Italia
Claudio Ornano
Fabio Bernardini
Helena Rinaldi
Simona Tonnarelli
Sabrina Menini
Silvano Pelagotti
Monica Vaselli
Antonella Contin
Fulvio Wetzl

Soggetto:
Lamberto Bava (Idea)
Paola Settimini
Sceneggiatura:
Katia La Galante
Fulvio Wetzl
Musiche:
Claudio Simonetti
Montaggio:
Fulvio Wetzl
Scenografia:
Paola Settimini
Katia La Galante
Fotografia:
Paola Settimini
Suono:
Paola Settimini
Assistente alla Regia:
Katia La Galante

Operatore Drone:
Daniele Sarbunk

Operatore Steadycam:
Giuliano Cimino

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