Conte: “L’obbligo vaccinale è stato un errore”

di BEATRICE BARDELLI – Nel paese in cui la politica ha perso il senso del limite, anche questo è possibile, parole in libertà come grandine.

Povero “Giuseppi”! Povero Conte! Come un bambino impaurito perché messo in castigo dalla mamma-matrigna, oggi confessa candidamente un peccato…mortale. Eh, sì. Perché dire sul palco della Festa del “Fatto Quotidiano” che “L’obbligo vaccinale è stato un errore” è come dare uno schiaffo mortale agli oltre 15 milioni di italiani (o forse di più?) che hanno rifiutato il vaccino e quindi anche quell’obbligo vaccinale che il “puro” di turno giustifica con una altrettanto terribile confessione: “(oggi) non siamo alla fase di emergenza pandemia quando già ero contrario all’obbligo vaccinale per gli ultracinquantenni ma non volevo fare polemiche” (https://www.notizie.it/conte-spiazza-tutti-l-obbligo-vaccinale-e-stato-un-errore/). Polemiche? Come? Lui che era stato il Presidente del Consiglio non voleva fare polemiche? Lui che ha letteralmente stuprato le nostre vite con i suoi DPCM a raffica che ci hanno condannato a vivere rinchiusi per mesi e mesi in casa come topi in gabbia, isolati da tutti, e poi, con l’introduzione del Green Pass, interdetti da ogni luogo pubblico, in preda alla paura del maledetto contagio ed abbandonati a se stessi senza neppure l’assistenza di un proprio medico di famiglia a cui era stato proibito di recarsi dai propri assistiti che dovevano affidarsi unicamente alle USCA, un esercito di professionisti sì, ma sconosciuti. Per carità, bravi senz’altro ma sempre sconosciuti ed imposti dall’alto! Oggi, Conte che si autoconfessa non fa certo pena. Fa molto, molto di più. Innanzitutto, fa rabbia. Perché lui, il Presidente del Consiglio dei Ministri che ha sfornato più DPCM di tutta la storia dell’Italia Repubblicana, poteva intervenire a fermare il massacro di migliaia di lavoratrici e lavoratori che sono stati licenziati in tronco perché non vaccinati. Ma lui, allora, non l’ha impedito! Per non fare polemiche??? Una confessione che reclama solo disprezzo da parte di noi tutti ma soprattutto da parte di tutti coloro che sono stati costretti a perdere il (costituzionale) diritto al lavoro ed il (costituzionale) obbligo a mantenere la propria famiglia per non essersi voluti sottoporre a quella “vaccinazione obbligatoria” che ora intenerisce il cuore al nostro “Giuseppi Italiota”. Per non parlare delle lavoratrici e dei lavoratori che, pur guariti dal Covid, sono stati costretti ugualmente, per non perdere il lavoro, a farsi inoculare almeno una dose di un vaccino sperimentale sottoposto a tutt’oggi a segreto industriale…Una vergogna. Una vergogna che non ha giustificazione di sorta ma che speriamo apra gli occhi e sturi le orecchie a chi andrà a votare domenica 25 settembre. Alla luce di questa “candida” confessione, chi potrà mai votare la lista di questo “Giuseppi”, leader del Movimento Cinquestelle? L’ex presidente del Consiglio Conte credeva di conquistarsi simpatie e voti? Invece ha fatto un autogoal. In piena regola. E nessun arbitro nazionale potrà mai far finta di niente. Cartellino rosso: espulsione.


Per completezza di informazione: qui il discorso di Giuseppe Conte