di ALDO BELLI – L’Italia contro il Covid come la Campagna di Russia di Mussolini, i soldati con le scarpe di cartone in mezzo alla neve
Tra i motivi che rendono più complicata la situazione italiana segnalerei non solo l’imponderabilità del virus, ma anche il caos che regna al comando delle truppe. Abbiamo pubblicato nei giorni scorsi la conferenza-video del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, consideriamola esemplare di questo clima. Oggi è il turno del neo-governatore della Toscana Eugenio Giani (del quale avevamo pubblicato la prima reazione alla classificazione della Toscana come ‘Zona rossa’, “Obbedisco, ma dissento”)
Il presidente Giani il 13 novembre alle 20.16 si è presentato in diretta su Facebook con la dichiarazione video che pubblichiamo. Provo “un sentimento oggi che è di sorpresa e di amarezza” dice Giani – “perché onestamente vedevo che negli ultimi giorni i dati tendevano a un cauto ma graduale oggettivo miglioramento, quindi sinceramente oggi non mi sarei aspettato che il comitato tecnico scientifico a Roma decidesse questa zona rossa. Ho espresso questi miei sentimento al ministro Speranza…”. Secondo passaggio: “I dati che sono stati valutati” dal comitato tecnico-scientifico” sono quelli che vanno dall’1 all’8 di novembre…”.
In sostanza, dice il governatore di 3.700.000 toscani, sull’emergenza sanitaria in Italia si naviga senza bussola, il Comando Generale muove le truppe con una cartografia dei movimenti del nemico non aggiornata in tempo reale. Trascrivo da Il Giornale di ieri: Giani “Speranza mi ha sempre detto che, prima di prendere qualsiasi decisione, mi avrebbe chiamato. Invece prima ho dovuto attendere che finisse il collegamento al Tg1”.
E allora? Abbiamo, o no, il diritto di non fidarci della minestra che quotidianamente il governo ci presenta sulle nostre tavole? Mi viene in mente la Campagna di Russia, la grande ambizione dell’Italia di Mussolini e i soldati italiani con le scarpe di cartone in mezzo alla neve.
