COVID19, una proteina del latte materno per guarire

Lo studio dei ricercatori delle università di Roma Tor Vergata e La Sapienza, la Lattoferrina può farci guarire dal Covid-19 e senza traumi

“Le cose più semplici sono le più straordinarie, e soltanto il saggio riesce a vederle”. Una grande verità racchiusa in poche parole come solo la penna dello scrittore brasiliano Paulo Coelho poteva partorire. E proprio la naturalezza di una intuizione semplice sta per rivoluzionare il nostro mondo di condannati (mediaticamente) a vivere nel terrore/panico del contagio da Coronavirus. Una scoperta straordinaria ha messo la parola “The End” a questo film del terrore tricolore. Di Coronavirus si può guarire senza traumi se si interviene subito, quando nei pazienti affetti da Coronavirus si presentano i primi sintomi gastrointestinali, tosse, cefalea e debolezza muscolare. Come? Assumendo Lattoferrina, una proteina importantissima che si trova nel latte materno e che è già stata oggetto di studio e ricerche per le sue potenti proprietà antivirali.

La scoperta. E’ recentissima ed è il risultato di una strettissima collaborazione teorico-pratica (lo splendido modello della “Teoria e della Prassi” funziona sempre!) tra i ricercatori delle Università romane di Tor Vergata e La Sapienza che è sfociata nella realizzazione di uno studio (https://www.mdpi.com/1422-0067/21/14/4903) pubblicato lo scorso 9 luglio sul prestigioso International Journal of Molecular Sciences dal titolo: “Lactoferrin as protective natural barrier of respiratory and intestinal mucosa against Coronavirus infection and inflammation (Lattoferrina come barriera protettiva naturale del sistema respiratorio e della mucosa intestinale contro l’infezione e l’infiammazione da Coronavirus)”.

La grande intuizione. E’ stata l’intuizione della dottoressa Elena Campione, ricercatrice del Dipartimento di Dermatologia dell’Università di Tor Vergata, e prima firma dello studio di cui sopra, a far scattare l’interesse dei due Atenei per un approfondimento in laboratorio ed una verifica clinica in vivo. Come ha spiegato al TgR Lazio del 13 luglio scorso, durante le fasi cruciali della pandemia è stata colpita dai dati statistici dei giornalieri bollettini Covid-19. “Si ammalavano adulti e anziani con sintomi gravi, mentre i bambini o non si ammalavano o avevano sintomi lievi”. E’ universalmente noto, infatti, che i bambini godono di una immunità naturale trasmessa loro dall’allattamento al seno della madre che gli trasmette in questo modo la preziosissima proteina Lattoferrina dalle meravigliose proprietà antivirali. “La Lattoferrina – ha spiegato la dottoressa Campione al TgR Lazio – agisce come una rete a maglie strette, bloccando la porta d’ingresso del virus. Potremo quindi usarla in futuro anche nell’ambito della prevenzione perché i nostri sudi ci danno ragione”.

La verifica. Presso il reparto Covid-19 di Tor Vergata è iniziato il trattamento con Lattoferrina dei pazienti affetti da Coronavirus, in uno stadio iniziale, e anche dei pazienti Covid positivi ma asintomatici. “Dopo soli 10 giorni dall’inizio della terapia i ricercatori hanno osservato la scomparsa di questi sintomi – ha spiegato la dottoressa Campione – e dopo altri 10-12 giorni abbiamo ottenuto la negativizzazione dei tamponi”. Mentre all’Università di Tor Vergata si trattavano i pazienti con la Lattoferrina, l’Università La Sapienza ha iniziato studi di laboratorio che hanno confermato l’intuizione della dottoressa Campione. Ed è stato scoperto che la Lattoferrina blocca le fasi precoci dell’infezione da Coronavirus ma, secondo i colleghi statunitensi dell’Università del Michigan, addirittura anche la fase successiva quando la cellula è già infetta.

Lattoferrina. Il principio attivo della Lattoferrina bovina, presente in farmacia come integratore, aveva già prodotto numerose evidenze di efficacia antimicrobica in generale, e in particolare antivirale, persino sui neonati prematuri.


Precisazione. Abbiamo ricevuto a seguito della pubblicazione dell’articolo una email del dottor Biagio Biancardi, direttore tecnico della Technology Dedicated To Care Tecnology, nella quale precisa che nello studio clinico diretto dalla prof.ssa Campione Elena si fa riferimento ad una particolare tipologia di lattoferrina e cioè quella incapsulata in liposomi. Il Mosaic 200 mg” che noi avevamo citato e che oggi abbiamo provveduto a rettificare “non contiene tale forma di lattoferrina bensì la forma tal quale che non è oggetto dello studio clinico pubblicato il 9 luglio. Tanto per onestà di informazione. Cordialmente saluto B. Biancardi” . (la redazione 18 luglio 2020)

(foto: kkolosov – licenza pixabay https://pixabay.com/it/photos/analisi-biochimica-biologo-biologia-2030265/ )