Dire SI e NO in politica è la prima regola dell’onestà verso i cittadini

di GIOVANNI PEZONE – Due brevi parole contro la miseria della politica del tutto e del contrario di tutto, alla quale assistiamo in Italia.

Nella politica italiana rimane il vizio del grigio, al posto del bianco e nero, due sillabe sono sicuramente insufficienti per esprimere un pensiero complesso, tuttavia dire SI o NO rappresenta sempre una forma di onestà, in politica, perché suonano come punti inequivocabili, trasparenti, sui quali è difficile rimangiarsi la parola nei confronti dei cittadini. SI e NO è il coraggio delle proprie scelte.

Provo, allora, ad esprimere il mio pensiero utilizzando le due parole più brevi e più antiche della lingua umana.

No alla dittatura sanitaria e sì alla libera scelta. No alle certificazioni digitali ovvero alla digitalizzazione selvaggia che annienta le relazioni interpersonali. Si alla libera circolazione. No al 5g. No alla guerra e Si alla pace e alla cooperazione internazionale. No alla fornitura di armi in Ucraina e no ad armare altre nazioni. No alla “cancel culture”. Si alle verità taciute e nascoste. Si alla difesa delle tradizioni e della cultura. SI alla tolleranza ma no alla propaganda lgbt. Si alla difesa della famiglia tradizionale e dei nostri figli da queste derive e dall’indottrinamento scolastico. No alla maternità surrogata, si alle adozioni. No alla Nato. No all’OMS se deve essere l’ennesimo centro di potere sopra la testa e la volontà della sovranità popolare. Sì ad una medicina equa lontana dai conflitti d’interesse. No all’Unione europea e sì alla sovranità economica dell’Italia. No al fondamentalismo green. Si alla cura e alla manutenzione del territorio.

Sono consapevole che due sole sillabe non sono sufficienti a spiegare un pensiero, però aiutano molto ad evitare di dire un giorno una cosa e il giorno dopo il contrario, miseria politica alla quale assistiamo ormai da anni ogni giorno.

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