Presentata al Museo del Vetro. Proiettate infografiche sulla situazione globale di crisi e conflitti in corso con un focus sull’Ucraina
Il Museo del Vetro di Empoli ha ospitato la presentazione della decima edizione della pubblicazione l’”Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo”.
Il volume curato ogni anno dall’associazione 46° Parallelo attraverso il lavoro di giornalisti, fotografi e attivisti dell’informazione, è stato illustrato e commentato dalla sindaca di Empoli, Raffaele Crocco direttore Atlante delle Guerre, Emanuele Giordana direttore editoriale atlanteguerre.it. e dalla giornalista dell’Atlante delle guerre Alice Pistolesi.
Cinquanta pagine tra schede aggiornate, dettagliate, sulle 34 guerre e conflitti ad alta o bassa intensità in corso, infografiche su tematiche globali che è il metodo con cui la redazione dell’Atlante racconta vari fenomeni utilizzando mappe e numeri, per fornire in maniera sempre più immediata ma accurata un quadro generale della salute del Pianeta. E poi, dossier, reportage fotografici, approfondimenti e analisi, editoriali.
L’’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo’ si propone come strumento di informazione per una cittadinanza attiva che, così come fanno le mappe, orienti il pensiero e l’azione nella direzione della Pace e della sua costruzione.
La premessa è stata affidata ai saluti della prima cittadina che ha parlato del progetto dell’Atlante che il Comune di Empoli sostiene da anni, di come oggi, come ieri, sia uno strumento importante per conoscere e approfondire a livello globale quello che sta accadendo ogni giorno, soffermandosi sulla guerra che da oltre un mese è scoppiata in Ucraina.
In collegamento, Raffaele Crocco direttore Atlante delle Guerre, che ha parlato di quanto le guerre non siano mai giuste e che ancora una volta siano i civili, tanti, a morire.
Emanuele Giordana direttore editoriale atlanteguerre.it insieme alla giornalista e moderatrice Alice Pistolesi hanno raccontato il lavoro sul campo e quanto le ‘altre’ guerre in atto, non siano mai state da loro dimenticate, hanno parlato di semplicità e potenza del linguaggio nell’Atlante e quanto sia importante che un’amministrazione comunale sostenga questo progetto.