A Bagno a Ripoli (25.000 abitanti) la nuova scuola tutta in legno, pannelli fotovoltaici sul tetto, tecnologica, oltre 5mila mq. di giardino.
L’ennesimo anno scolastico si è aperto come sempre, la vera DAD in Italia non è la didattica a distanza ma la distanza abissale dello Stato dalla didattica. Orari ridotti per la mancanza di insegnanti (200.000 circa), classi sovraffollate ed edifici fatiscenti o di fortuna come quelli di un post-terremoto senza fine. Adesso è di moda il Pnrr, ieri i banchi a rotelle, e intanto i miliardi di euro pubblici continuano a viaggiare in Italia senza nessuna logica di priorità e di efficienza della spesa.
Per cui, TOSCANA TODAY ha deciso di salutare il nuovo anno scolastico offrendo ai lettori il miracolo umano che si è compiuto a Bagno a Ripoli, un comune del fiorentino di 25.000 abitanti. Questa mattina la campanella è suonata per la prima volta nella scuola “Anna Maria Enriques Agnoletti” di via don Perosi: Tutta in legno, autosufficiente sotto il profilo elettrico grazie ai pannelli fotovoltaici sul tetto. Oltre 5mila metri quadrati di giardino (dotato di cisterna per recuperare le acque piovane) per laboratori all’aperto e l’outdoor learning. Otto nuove classi (munite di arredi all’avanguardia e sistemi per il controllo del bioclima), laboratori e una grande agorà centrale per una didattica sempre più inclusiva.
3,6 milioni di euro ha speso il Comune di Bagno a Ripoli. E non si tratta di un miracolo, ma di buon senso e capacità di amministrare. Se, invece, lo vogliamo vedere dal quadro generale dello sfascio italiano, allora è la dimostrazione che è possibile pensare e fare anche in Italia, per rendere le nostre scuole degne di un paese civile del XXI secolo.
E’ comprensibile, allora, l’emozione del sindaco Francesco Casini. Anche quando dice che “l’inaugurazione di una nuova scuola è il momento più bello per un’amministrazione comunale. Ogni investimento in edilizia scolastica e istruzione è un investimento sul futuro e sulle nuove generazioni. La scuola del Padule, in particolare, oltre ad essere un luogo di formazione per i più piccoli, sarà in grado di veicolare allo stesso tempo, per le sue stesse caratteristiche, messaggi educativi culturali come il rispetto per l’ambiente e la sostenibilità, l’impiego di energie che si rinnovano e il risparmio delle risorse”.

Il presidente della Regione Eugenio Giani non è voluto mancare: “Un’architettura in grado di dare ai bambini comfort e benessere promuovendo allo stesso tempo i principi della sostenibilità e dell’attenzione all’ambiente”.
“La nuova scuola primaria del Padule – dichiara la dirigente scolastica Bergamasco – rappresenta la realizzazione di un cambiamento culturale che poggia su una visione diversa dell’apprendimento scolastico, la visione di una scuola che riflette il cambiamento dei paradigmi pedagogici, delle metodologie didattiche, degli strumenti per insegnare e apprendere”. Ma c’è anche un altro aspetto significativo: “La collaborazione attiva della comunità scolastica durante le varie fasi della progettazione e realizzazione dell’edificio ha generato un ambiente scolastico che favorisce il benessere del personale e degli alunni e alunne, un luogo per l’interazione sociale, multifunzionale e in grado di offrire soluzioni flessibili per il lavoro individuale e di gruppo”.




La sostenibilità
Il Comune ha concepito la nuova scuola del Padule, ecologica e tutta in legno, come un presidio di sostenibilità, veicolo di un messaggio didattico e culturale come il rispetto dell’ambiente, il risparmio delle risorse, lapredilezione di materiali che sono in grado di rigenerarsi in natura. Per prepararli alla nuova scuola, lo scorso anno scolastico i bambini della “Enriques Agnoletti” sono stati coinvolti in laboratori sul legno per scoprire i segreti di questo materiale naturale.




1.200 metri quadrati
Il nuovo edificio, ampio 1200 metri quadrati, è collegato al plesso già esistente ed ospiterà otto sezioni della primaria con le classi terze, quarte e quinte, il laboratorio di informatica e l’aula insegnanti e i servizi igienici. La struttura presenta un impianto fotovoltaico sulla copertura da 30 Kw/h che ne garantisce l’autosufficienza sotto il profilo dei consumi elettrici. Ogni aula è stata realizzata con particolari infissi per il controllo bioclimatico degli ambienti, che hanno capacità all’avanguardia sia termiche (contro la dispersione di calore e quindi a favore del risparmio energetico) che fonoassorbenti (in grado di ridurre al minimo la percezione dell’acustica esterna). L’illuminazione dell’edificio è interamente a basso consumo energetico con corpi illuminanti a Led.
L’agorà centrale con il soffitto a vetri apribili
E’ illuminato dall’alto e protetto da brise-soleil, pannelli frangisole in alluminio installati con un’inclinazione tale da favorire una corretta illuminazione e regolare l’incidenza del calore durante l’arco della giornata, trattenendolo allo stesso tempo nelle ore di minor luce.
L’agorà centrale di circa 200 metri quadrati è il cuore della nuova scuola, concepita come uno spazio inclusivo di relazioni, condivisione, interscambio con le classi, destinato a ospitare attività di gruppo. È arredata con sedute morbide pouf, in grado di essere allestite autonomamente, con facilità e versatilità a seconda delle esigenze didattiche. Presente inoltre un piccolo palco per le iniziative laboratoriali, teatrali e ricreative. Il nuovo immobile è stato collegato all’edificio esistente, che continuerà ad ospitare l’infanzia e alcune sezioni della primaria (le prime e le seconde), grazie a un percorso didattico organico e continuativo dalla scuola materna alla scuola elementare.
Il nuovo e il vecchio
Oltre all’ampliamento della scuola (del valore di 3,6 milioni), il Comune ha sostenuto la ristrutturazione dell’edificio esistente destinato all’infanzia e ha effettuato la manutenzione del campo al coperto. Ulteriori interventi di riqualificazione sulla primaria saranno effettuati la prossima estate. Sul retro del nuovo edificio, il Comune ha previsto anche la realizzazione della nuova palestra, progetto candidato all’ottenimento delle risorse del PNRR. Qui è stata inoltre realizzata una duna antirumore. Sul retro, inoltre, saranno a breve allestiti anche un orto e un percorso didattico nel verde.




Una scuola senza zaini
Tanto, tantissimo legno negli arredi, una attenzione specifica per le caratteristiche del progetto “Scuola senza zaini”, uno spazio per lasciare le proprie cose per ogni alunno, tavoli per lavorare in gruppo al posto dei banchini tradizionali, un piccolo tavolo posizionato di lato al posto della cattedra, panchine e pouf in ogni classe per uno spazio di accoglienza intimo. Ogni classe sarà dotata di nuovi schermi interattivi di ultima generazione al posto delle LIM.
Il concetto di ‘Biblioteca diffusa’
Nell’ingresso della nuova scuola, ampio e pieno di attività che si fa spazio connettivo, accanto al banco dell’accoglienza, sono previsti arredi – anch’essi in legno – per lo studio e la lettura, in base ad una progettazione in cui ogni spazio è concepito come luogo di apprendimento. Ogni spazio e laboratorio è dotato di una libreria tematica secondo il principio della “biblioteca diffusa”. Nei corridoi, inoltre sono stati collocati gli armadietti al servizio degli alunni.
Il nuovo parcheggio
L’accesso alla struttura si apre con il nuovo vialetto pedonale e il nuovo parcheggio pubblico, che servirà prevalentemente ad accompagnare i bimbi con una sosta veloce “kiss&ride”, ma che sarà aperto anche a docenti e residenti. Realizzati 25 posti auto e due per la sosta riservata ai diversamente abili. Il parcheggio è predisposto a ospitare postazioni di ricarica per i mezzi elettrici. L’area è illuminata con nuovi lampioni a Led e collegata alla nuova pista ciclabile del Padule, inaugurata di recente e realizzata grazie ai fondi del Bando periferie, che con un percorso protetto per bici e pedoni che passando dai giardini di via del Rosso Fiorentino e dal cuore del capoluogo e da Sorgane collega la scuola fino al viale Europa e quindi alla città di Firenze.
5.000 metri quadri di giardino
I nuovi spazi esterni sono ampi oltre 5mila metri quadrati. Il giardino di fronte alla scuola potrà essere utilizzato come luogo didattico all’aperto per progetti di outdoor learning e attività ludiche. Di concerto con la scuola nei prossimi mesi saranno installati arredi e attrezzature per la didattica e il gioco. Nell’area verde sono stati collocati 21 nuovi alberi ad alto fusto, per lo più querce, carpini e liquidambar, un acero dalla foglia rossa, in grado di fare ombra in breve tempo. Il giardino è dotato di una cisterna per il recupero delle acque piovane che sarà impiegata per annaffiare l’area.
I progettisti.
(foto: Ufficio Stampa Comune di Bagno a Ripoli)

