Una decina di persone all’inaugurazione di “Veronesi per Lucca” e il buffet sulla strada, ma le regole anti-Covid per lui non valgono.
Ieri sera, venerdì 20 maggio, il Maestro Alberto Veronesi ha inaugurato un centro di ascolto nel cuore di Lucca, dominato dalla faccia e dal simbolo di Veronesi, che sembra soprattutto una sede elettorale. Anche le parole pronunciate durante l’inaugurazione sembrano un programma elettorale, la voglia di ascoltare gli esclusi, le persone in difficoltà disilluse dai partiti tradizionali, l’aiuto ai giovani nella ricerca di un lavoro, tutti argomenti che ben si confanno ad un buon candidato per le prossime elezioni a Sindaco di Lucca. Ma sarà Veronesi il vero candidato o è venuto a Lucca per sondare il terreno, per vedere come si giocheranno gli equilibri all’interno della sinistra e far arrivare un cavaliere bianco? Una sinistra che vede assessori scaldare i motori, facendosi pubblicità per ogni buchetta o crepa tappata, ma dimenticando i grandi temi per i quali restano asserviti al Tambellini pensiero. Oppure persone che dalla Regione osservano un’opportunità che potrebbe aprirsi per una candidatura a sinistra.
Alberto Veronesi è l’ultimo imbonitore della politica spettacolo. “Venditore ambulante che con frasi d’effetto e decantando i pregi della propria merce cerca di attirare il pubblico e convincerlo a fare acquisti; anche lo strillone che, all’ingresso di locali di spettacolo, di baracche da fiera, ecc., alletta la gente ad entrare. Chi esalta le qualità inesistenti di qualche cosa o fa uso di parole sonanti per dare a intendere cose lontane dal vero”.
Ascoltare gli esclusi, i diritti dei lavoratori dello Spettacolo, l’aiuto ai giovani in cerca di lavoro (come i giovani del suo Conservatorio Italia Academy venduto, anche a Lucca, e mai esistito?)… Ha un bel coraggio il Maestro Veronesi! Sembra la regina Grimilde che si trasforma nella strega caramellosa per donare la bella mela a Biancaneve.
Per il momento, solo una decina di persone, forse meno – quante cioè erano presenti all’inaugurazione del flop lucchese di ieri sera – hanno abboccato alla mela. Di mele avvelenate, comunque, Veronesi ha fatto una scorta sostanziosa: prima di Lucca, ne ha già offerte a Milano e a Roma con i suoi concertini per il bene dell’Italia.
Considerando che il Maestro Veronesi dichiara il falso (e pure i giornalisti che gli tengono corda scrivendolo) ogni volta che ripete “con la mia orchestra” giacché non esiste nel mondo alcuna orchestra di Alberto Veronesi, speriamo che almeno abbia pagato i giovani orchestrali che l’hanno accompagnato nei due miserevoli concertini pubblicitari di Milano e di Roma: qualora si siano offerti gratuitamente, speriamo di non dover assistere alla coincidenza della loro disinteressata prestazione (ai concertini privati di Veronesi a Milano e a Roma) con un ingaggio nell’orchestra per le opere del Festival Puccini di Torre del Lago di questa estate (sovvenzionato con denaro pubblico e del quale il Maestro Veronesi è direttore musicale). Per altro, vista la sua declamazione lucchese sulla disillusione del popolo nei confronti della politica, potrebbe dirci Veronesi chi ha pagato l’affitto del fondo di Via Veneto, i manifesti e i pasticcini? Un centro per l’ascolto, la fiducia nella politica, richiede prima di tutto trasparenza.
Fatto è, in conclusione, che ieri sera il Centro di ascolto Veronesi per Lucca è stata inaugurato con un flop, senza ascoltatori e nessun vip della politica lucchese o viareggina, di fronte al buffet allestito sulla strada: mascherine opzional, bevande e pasticcini all’aria aperta, alla faccia dei ristoratori e dei baristi che sudano sette camicie per destreggiarsi con le regole anti-Covid. Se fosse stata una riunione dei cittadini del quartiere sarebbero subito arrivati i Vigili Urbani, invece… Ma si sa, la Legge in Italia è uguale per tutti, ma non per Alberto Veronesi e la Casta del PD che rappresenta.