“Fortunato è andato avanti”, negli alpini è questo il modo di salutare chi ci lascia, significa un legame profondo che va al di là del tempo
Negli alpini è questo il modo di salutare chi ci lascia, che vuole significare un legame profondo che va al di là del tempo della nostra vita. Vale anche per Lui, che era in Marina. Della vita e dell’opera di Fortunato, si può scrivere a lungo.
Oggi voglio però mettere a fuoco il ruolo che Fortunato ha svolto nel riconoscimento ufficiale della strage di S. Anna di Stazzema.
Sappiamo che nel dopoguerra intorno a S. Anna di Stazzema sono state alimentate voci e opinioni che mettevano in cattiva luce le circostanze della strage. Ora, dopo il processo di La Spezia, tutto è chiaro.
Fortunato ha avuto la “ventura” di essere amico di Sandro Pertini. Un’amicizia radicata, fondata su valori alti, di vita e di animo. Fu Pertini, insieme con Amadei, nel dopoguerra, a spingere Fortunato a scrivere della sua esperienza partigiana. Quegli appunti, che io lessi nel 1972, diventarono poi il suo primo libro (Diario del nonno). Un’amicizia che portò un giorno un Presidente della Repubblica Italiana a salire a S. Anna di Stazzema per rendere omaggio alle vittime della strage.

Le “voci” malevole erano così persistenti che nessun presidente salì a S. Anna, neppure Saragat che pure socialista lo era e tanti valori condivideva. Era il 1982 ed il sindaco di Stazzema, Conti, contatta Fortunato per chiedergli di “dargli una mano” per far venire Sandro Pertini a S. Anna in visita ufficiale. (Sandro Pertini – episodi inediti di una lunga amicizia, pag. 105 e seguenti). Fortunato non si tira indietro, si consulta con Barsacchi e chiede al segretario particolare di Pertini un incontro col Presidente: lui, Conti e Barsacchi. A fine Giugno avviene l’incontro. Decisivo, per convincere Pertini, fu proprio Fortunato Menichetti. E Pertini salì – primo Presidente della Repubblica Italiana – a rendere omaggio alle vittime della strage.


Moreno Bucci è nato e vive a Viareggio. E’ pensionato della Banca Toscana. Ha ricoperto cariche pubbliche come esponente del P.S.I. tra le quali quella di assessore alla Cultura del Comune di Viareggio, membro della Direzione Nazionale e della Giunta Esecutiva dell’AICRE, presidente della Commissione Cultura e Sviluppo Sostenibile della Conferenza dei Poteri Locali e Regionali d’Europa a Strasburgo.