Una poesia di Giancarlo Savino, poeta e artista
Quel giorno
guardando il geometrismo della casa
mentre le nebbie turchine
venivano verso di me
coprendo l’erba del campo
fermai sulla soglia ogni pensare.
Intorno
nel riflesso dorato delle colline
il paesaggio tutto
disteso alla mia vista
mi conteneva e mi osservava.
Tra toni leggeri di carminio e grigio rosato
in stesure omogenee
un angelo apparve
sospeso sull’angolo della casa
annunciava qualcosa
una donna l’ascoltava
un’altra intenta alle faccende
guardava il cielo
tutto era fermo
in un tempo eterno.
Quel giorno
sentii la bellezza come una solitudine
dolorosa.
Apice di un piacere che non si consuma
per qualcosa che non si può capire
per avere in tasca poche parole
per aver perso la nostalgia del mondo
(foto: sathish_artisanz – licenza pixabay https://pixabay.com/it/photos/colline-india-natura-kodaikanal-2836301/ )
Giancarlo Savino, il suo lavoro artistico sempre energico e pieno di suggestioni visionarie spazia dalla pittura alla scultura alle installazioni, senza trascurare la letteratura e la poesia con le quali interagisce. La sua opera si caratterizza in generale per la forte espressione della presenza umana, riflettendo su un modello sociale che pone il denaro come unico valore di misura.