di GIOVANNI VILLANI – Auspice lo stesso ministro Gennaro Sangiuliano, accompagnato dal sottosegretario veronese Gianmarco Mazzi.
La centesima edizione dell’Arena dì Verona Opera Festival ha avuto gli onori della presentazione al Ministero della Cultura, auspice lo stesso ministro Gennaro Sangiuliano, accompagnato dal suo sottosegretario, il veronese Gianmarco Mazzi. Facevano parte del tavolo anche il sindaco di Verona, Damiano Tommasi, il sovrintendente della fondazione Cecilia Gasdia, la responsabile di Rai Cultura, Silvia Calandrelli. L’evento inaugurale, una nuova produzione dell’Aida di Verdi, è stato trasmesso in diretta mondovisione su Rai1 venerdì 16 giugno alle 20.35 con la regia, scene, costumi, luci e coreografie di Stefano Poda, al suo debutto in Arena.
Aida non poteva che essere l’opera inaugurale della stagione, come lo fu alla sua prima apparizione nel lontano 10 agosto 1913. La visione poetica di Poda costituisce un’opera fortemente innovativa rispetto alle tradizionali messinscene nell’anfiteatro veronese. “Il palcoscenico sarà un piccolo universo carico di mille esperienze – aveva commentato il regista. Sarà tecnologico, dinamico, cangiante, sorprendente… ma allo stesso tempo l’ambizione è quella di sviluppare un viaggio riconoscibile, familiare, a misura d’uomo: un viaggio dantesco, da un mondo in conflitto a una storia intimista. Conciliare questi due lati, grandiosità e intimità, è la sfida nell’affrontare un titolo come Aida”.
Protagonista – lo ricordiamo – la star internazionale Anna Netrebko, nel ruolo del titolo, affiancata dal consorte Yussif Eyvazov nei panni di Radames. Dirigerà l’esperta bacchetta di Marco Armiliato. Insieme a loro : Olesya Petrova (Amneris), Roman Burdenko (Amonasro) e Michele Pertusi (Ramfis). Il mondo in guerra di Aida sul palcoscenico attraverso oltre 400 partecipanti, tra solisti, coristi, danzatori e mimi, con abiti ispirati a Paco Rabanne e Capucci ed elmi brillanti come nelle opere di Damien Hirst.
Oltre al nuovo allestimento di Aida, il cartellone prevede una seconda nuova produzione. Sarà il pluripremiato attore e regista Antonio Albanese a firmare un inedito Rigoletto verdiano, in scena a partire dal 1° luglio per quattro serate. Lo spettacolo segna il suo debutto nella regia in anfiteatro, dopo lo spassosissimo Don Pasquale realizzato per il Teatro Filarmonico di qualche anno fa. Albanese rileggerà l’opera omaggiando il grande cinema neorealista italiano degli anni Cinquanta, ambientando il dramma in una campagna del basso Polesine.
Il pubblico potrà poi rivivere sei produzioni che hanno segnato la storia del festival areniano: Il Barbiere di Siviglia (dal 24 giugno) e Tosca (dal 20 luglio) nella regia di Hugo de Ana, Nabucco (dal 15 luglio) firmato da Gianfranco De Bosio, Carmen (dal 23 giugno), Madama Butterfly (dal 12 agosto) e La Traviata (dall’8 luglio) secondo Franco Zeffirelli. Quest’ultima, che chiuderà la centesima edizione del festival, vedrà Anna Netrebko dare l’addio al ruolo di Violetta nella serata di sabato 9 settembre. Alla prima e all’ultima recita di Traviata parteciperanno inoltre i primi ballerini scaligeri Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, che proprio sul palco veronese nel 2022 si scambiarono la loro promessa di matrimonio.
Ad arricchire ulteriormente il festival n° 100 anche quattro serate di gala ed un concerto sinfonico straordinario. All’ormai tradizionale ed amatissimo Roberto Bolle and Friends (19 luglio) si aggiungono tre spettacoli costruiti appositamente attorno alla personalità di altrettanti grandi tenori: Juan Diego Florez per il suo debutto in Arena (23 luglio), Placido Domingo per l’omaggio al festival (25 agosto) e Jonas Kaufmann per il suo grande ritorno (20 agosto). Attesi ospiti, per la prima volta sul palco areniano, anche l’Orchestra ed il Coro del Teatro alla Scala di Milano diretti da Riccardo Chailly (31 agosto).
In occasione della première (16 giugno) la Pattuglia Acrobatica Nazionale si è esibita in uno spettacolare sorvolo dell’anfiteatro scaligero, programmato prima dell’inizio dell’opera, rientrante nella serie di sorvoli che si effettueranno sui capoluoghi di ciascuna regione italiana nell’ambito dell’iniziativa “AM ringrazia l’Italia” per celebrare i cento anni di storia dell’Aeronautica Militare nata come Forza Armata il 28 marzo 1923.
(foto: licenza pxhere – https://pxhere.com/it/photo/1173056)
Giovanni Villani è nato a Verona, giornalista pubblicista dal 1990, critico musicale del quotidiano L’Arena di Verona. Dirigente amministrativo. Laureato all’Università di Bologna in Storia e all’Università di Verona in Arte.