di ANDREA APPETITO – Roma. Ognuno è dotato dal principio di una piccola incrinatura dalla quale un giorno la vita soffia e si dilegua.
Il giorno in cui Checov nasce piove sulla foresta nera, sui davanzali e sulle tegole di ardesia del sanatorio dove pronuncerà le sue ultime parole, Ich sterbe. Due punti lontani sulla terra destinati a incontrarsi: la città natale e l’ultima spiaggia, Taganrog e Badenweiler, il mar d’Azov e la foresta nera.
Il nonno di Checov era un servo della gleba, suo padre un fervente religioso che educava il figlio con il bastone. Ogni giorno, scrive Checov, mi alzavo e mi domandavo, anche oggi verrò picchiato? Ma quello che mancava a Taganrog era soprattutto l’allegria.
Ognuno è dotato dal principio di una piccola incrinatura dalla quale un giorno la vita soffia e si dilegua. Non credo sia stato ancora inventato qualcosa che possa tappare questo spiraglio. Il mito della forza ad esempio non è mai servito ad arginarlo. Neppure il mito della rendita o del patrimonio, nemmeno quello della felicità. Le bonheur n’est pas gai, dicono Maupassant, Ophüls e Godard.
La pioggia sui tetti di ardesia, il sole sulla canopia della foresta nera, due punti lontani che si incontrano. L’amicizia, la festa, l’allegria. Vale la pena soffiare nello spiraglio ogni tanto.

Andrea Appetitoè nato a Roma nel 1971 e insegna Filosofia e Storia in un liceo dei Castelli Romani. Scrittore con il romanzo “Tomàs” (2017), al quale segue “Vietato calpestare le rovine” (2019). Tra le sue opere “Cluster bomb” (2002), la partecipazione all’antologia di racconti su Roma “Allupa allupa” (2006), il testo teatrale “L’eredità” tradotto in portoghese e messo in scena a Rio de Janeiro (2006); ha realizzato con Christian Carmosino alcuni cortometraggi e il film-documentario “L’ora d’amore” (in concorso al III Festival Internazionale del Film di Roma, 2008), con Gianluca Solla ha scritto il breve saggio “Senza nome” (tradotto in spagnolo e pubblicato nell’edizione collettiva “Il impasse de lo politico, 2011); con Cosimo Calamini e Carmosino è autore della sceneggiatura “Emma e Maria” (finalista del Premio Solinas, 2014); è presente nell’antologia “Sorridi: siamo a Roma” (2016).