Il Governo Conte e il Paradiso in carrozza

di BRUNELLO VOLPE – Si dovrebbe riflettere sul perché due terzi dell’Italia che detiene il potere ha fatto fuori il Governo Conte.

Un percorso studiato a tavolino, per il “grande Draghi”. Il premio dopo meno di un anno dal suo arrivo, preparato, auspicato, considerato salvifico: ascendere fra i grazie e gli osanna dovuti, al colle più alto; confezionando la sua ascesa dopo aver concertato, tutti insieme, la tempesta perfetta sul governo Conte due.

Un’operazione di necessaria rimozione, quella del presidente del Consiglio Giuseppe Conte: considerata indispensabile dopo le troppe e insopportabili anomalie che i due suoi governi avevano introdotto nelle consolidate regole di saccheggio pubblico e di rendita parassitaria. Tra le tante innovazioni “anomale”, anche quella di mettere alla guida di MPS una persona perbene, capace di non fare danni né debiti, prendendo per compenso non i soliti milioni di euro, ma lo stipendio minimo del suo livello di responsabilità.

Due terzi dell’Italia che detiene il potere di rappresentanza si è unita decidendo di abbattere, dunque, questa insopportabile anomalia di funzioni oneste al governo del Paese (forse per la prima volta). Draghi viene chiamato d’urgenza: non potendo i furbi che schierare il migliore in circolazione, promettendogli per fine anno come premio il Quirinale. Non è andata come previsto, purtroppo per Draghi, qualcuno (Conte, Meloni, Salvini) hanno detto no.

E adesso nell’anno che abbiamo di fronte, il nostro migliore dovrà impegnarsi e dimostrare le sue reali e non presunte qualità, viste le tempeste che in lontananza si avvertono e che si avvicinano velocemente.

Non sempre il Paradiso si può raggiungere in carrozza. Quasi sempre va guadagnato.