Il governo Draghi, un bagno di sangue sociale

di GIOVANNI BRUNO – Nessun cambio di marcia rispetto al Governo Conte, con la compiacenza della grande maggioranza dell’informazione.

La conferenza stampa di Draghi ha scompaginato tutti i criteri e giudizi estetici, retorici, logici, politici: se pensavate di avere una idea chiara di “ironia”, “efficacia”, “determinazione”, “migliori”, dovrete cambiare del tutto la vostra concezione. L’esposizione di Draghi vi sembra, grigia, noiosa, approssimativa, burocratica e fumosa? Dovrete correggere la vostra opinione: dietro l’apparente grigiore vi è ironia, brillantezza, efficacia, graffiante determinazione e determinazione politica.

La stragrande maggioranza dei giornalisti televisivi e della stampa (a parte qualche virtuosa eccezione) sta incensando il grande pragmatismo di Draghi, nonché l’asciuttezza nella comunicazione che denota profonda dedizione ai problemi in cerca di soluzioni adeguate: ho però l’impressione che mai come adesso vi sia una untuosa ossequiosità al personaggio, esponente della élite tecnocratica europeista, certamente ben ammanigliato negli ambienti che contano (in tutti i sensi) internazionali, ma che ancora non ci ha chiarito che direzione dare al proprio governo.

Devo confessare che fin dall’inizio SuperMario mi ha trasmesso un’imbarazzante sensazione di poca chiarezza, di grande indecisione, di impeccabile volontà di millantare (perdonerete la franchezza) una svolta nella direzione di marcia rispetto al Governo Conte 2 e di avviare un “cambio di passo” che non sembra minimamente a portata di mano, prima di tutto nella campagna vaccinale (prima mission del Governo di Unità Nazionale Draghi – GUND). Nell’agognata conferenza stampa (che qualunque Presidente del Consiglio deve al Paese che governa, a maggior ragione nel pieno di una sindemia – crisi sanitaria e sociale – e con una così larga, composita e contraddittoria maggioranza parlamentare, che ci ha regalato il governo dei “migliori: Brunetta, Gelmini, Bianchi, Bonetti, Terranova, Sasso….).

Draghi ha invece pensato di nascondere le mancanze del Governo (e della Commissione Europea) nel reperimento, acquisizione, distribuzione di vaccini in numero sufficiente ad avviare la necessaria campagna vaccinale nei Paesi dell’UE e in particolare in Italia per poter riprendere la vita economica e sociale al più presto. Ha così additato inopinatamente presunti “ladri di vaccini” accusati di “saltare la fila”: si sono così trovati sotto i riflettori della gogna mediatica alcune categorie di “giovani” professionisti (insegnanti, la cui vaccinazione era ritenuta fino a poco tempo fa indispensabile per mantenere aperte le scuole; psicologi, obbligati per decreto – suo, di Draghi, del 1° aprile: ma forse era un pesce! – per svolgere la propria attività, peraltro piuttosto determinante in questa situazione) che avrebbero sottratto vaccini AZ a persone over 80 (che peraltro devono essere vaccinati con Pfizer).

Mi è sembrato un incredibile scivolone per il SuperMario: nonostante l’affidamento della organizzazione al Gen. Figliuolo, non è cambiato molto, visto che si continuano ad indicare obiettivi irrealizzabili per mancanza di approvvigionamento di munizioni (leggi: vaccini, usiamo termini familiari per l’attuale Commissario straordinario). Una cosa chiara però SuperMario l’ha dichiarata: questo è un governo che mostrerà i muscoli! Con i lavoratori – che a giugno avranno la fine del blocco dei licenziamenti e ci sarà un bagno di sangue sociale; con le imprese “zombie” – quindi c’è da aspettarsi che solo le multinazionali (e poco altro) riusciranno a sopravvivere – facendo correre la mente alla Guerra di Libia di 110 anni fa ….