In occasione dell’annuale appuntamento delle logge Felice Orsini e Dante Alighieri, una riflessione sull’universalità del pensiero massonico.
“200 anni di Viareggio: la nascita di un sogno e l’apporto della Libera Muratoria”. E’ questo il tema dell’appuntamento 2021 che le due logge all’Oriente di Viareggio, la Felice Orsini e la Dante Alighieri, insieme all’Associazione Roberto Mei, hanno organizzato per venerdì 27 agosto con inizio alle ore 16 a Villa Borbone. L’incontro è aperto al pubblico.
L’ultimo venerdì di agosto è da cinquantasei anni l’occasione di incontro dei Liberi Muratori di Viareggio – “e da otto anni aperto a tutta la cittadinanza per sfatare il mito di segretezza attribuito alla libera muratoria” – che ha lo scopo di illustrare i valori di cui la Massoneria è propugnatrice coniugandoli con la cultura e la storia del territorio.
L’iniziativa, è dedicata da 16 anni alla memoria di Roberto Mei, massone ed insigne rappresentante della vita pubblica di Viareggio che ha lasciato una impronta ed un ricordo ancora vivo in tutta la comunità.
Dopo le conferenze organizzate negli ultimi anni, quest’anno è stato deciso di considerare l’anniversario che nel 2021 celebra i due secoli di nascita della città di Viareggio. Francesco Borgognoni Gran Segretario GOI, introdurrà il tema della serata. Quindi, Anna Vittoria Bertuccelli Migliorini tratteggerà l’immagine di Viareggio tra fine ‘700 e primo ‘800 inserita nella cornice storica delle guerre napoleoniche che rischiavano di mettere in crisi la secolare autonomia della Repubblica Lucchese. In questo contesto emerge la figura di Francesco Belluomini che, giacobino della prima ora, con radici ben piantate a Viareggio dominerà la politica lucchese. Il figlio Giuseppe, forte della grande fortuna accumulata, riuscirà ad intessere relazioni diplomatiche di altissimo livello tanto da essere invitato a rappresentare Lucca all’incoronazione di Napoleone sia a Parigi che a Milano.
Antonio Dalle Mura, storico personaggio della Versilia cultore della storia e protagonista di tutte le battaglia per la difesa dell’ambiente e della natura pregiata della Toscana, ripercorrerà poi lo sviluppo di Viareggio che nel corso del XIX secolo definì la propria identità economica e sociale facendo proprie le idee e i principi di chi si proponeva e si adoperava per fare un’Italia unita, laica, libera e moderna. Nel corso di due secoli i Massoni sono stati pionieri e portatori di un senso di Comunità contribuendo a dare vita a una città moderna e cosmopolita.
L’ultimo contributo sarà quello di Adolfo Lippi, regista cinematografico e sceneggiatore, giornalista colto e dalla penna vivace e colorita, per molti anni in RAI, che proporrà una riflessione su un tema di attualità: la perdita di identità della comunità, e come le città, a partire da Roma, Firenze o Milano siano state storicamente caratterizzate da forti connotazioni identitarie; dalla lingua parlata all’urbanistica, dall’economia all’organizzazione politica e amministrativa, le città si distinguevano per le loro peculiarità, oggi invece – dice Lippi – le città di tutto il mondo tendono ad uniformarsi, gli edifici da New York a Singapore sono identici e la cultura dominante non presenta diversità significative, salvo eccezioni catastrofiche come quelle che, in questi giorni, colpiscono l’Afghanistan.
Le relazioni termineranno con le riflessioni del Gran Maestro Onorario Massimo Bianchi, prima delle conclusioni del Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Stefano Bisi che parlerà sull’universalità del pensiero massonico. Il Gran Maestro Stefano Bisi non ha mai mancato l’appuntamento annuale di Viareggio a dimostrazione dell’affetto personale che lo lega alla Versilia e al ricordo del fratello Roberto Mei, da buon toscano quale è, senese di nascita.