In questi giorni di fine novembre ho approfittato di uno sprazzo di sole e sono andato a passeggiare lungo il molo di Viareggio. Passando vicino al Teatro Politeama ormai tristemente chiuso mi è tornata in mente una Bohème a cui assistei nello stesso periodo ma nel lontano 1993.
Quell’anno il Festival Pucciniano non venne fatto a Torre del Lago durante la stagione estiva e così per non perdere i finanziamenti statali venne realizzato un progetto giovani in collaborazione con l’Accademia Chigiana di Siena.
Ricordo di essere salito in galleria al Politeama e di aver passato una bella serata grazie all’entusiasmo dei giovani interpreti che si esibirono sotto la bacchetta di Stefano Ranzani, allora allievo di Gavazzeni, e la regia esperta di Luciano Alberti, già Direttore Artistico prima del Maggio Fiorentino e poi della Chigiana stessa.
L’acustica del Teatro Politeama non era affatto male, l’orchestra ovviamente ridotta stava nel golfo mistico, la buca volgarmente detta, e non intralciava la scena in alcun modo. Il clima era idealmente intimo come Puccini aveva previsto e la povertà degli elementi scenici era perfetta!
Mi sovviene che da ragazzo ho potuto assistere a dei concerti straordinari tenutisi sempre al Politeama da i più importanti pianisti del secolo scorso, fra cui: Arturo Benedetti Michelangeli nel ‘64; Arthur Rubinstein nel ‘68; Maurizio Pollini nel ‘69. Nel ‘76 poi il Flautista Severino Gazzelloni.
Se si pensa che al Politeama cantò anche Tito Schipa in un recital nel ‘58 e nel ‘62 si esibirono Di Stefano e Anna Moffo, insomma un teatro veramente glorioso!
Mi auguro che come l’araba fenice il Politeama rinasca dalle sue ceneri e i viareggini possano ancora godere del loro Teatro come un tempo.
Riccardo Caruso, discendente del celeberrimo Enrico, è nato a Viareggio. Diplomato in Flauto Traverso, ha studiato canto a Firenze sotto la guida del tenore Giuliano Ciannella, nel 1992 entra nel coro del Teatro alla Scala e dal 1993 al 2013 è membro stabile del coro del Maggio Musicale Fiorentino. Tra le numerose collaborazioni e interpretazioni, in Italia e all’estero, nel 1997 ha cantato alla Merkin Hall di New York, nel 2001 ha preso parte a “Viva Verdi” di E. Saracino al teatro francese di Miramas.