di GIOVANNI PEZONE – 250 milioni di euro per un nuovo ospedale nel centro-città è solo per la gloria dei potenti, non per i livornesi.
di GIOVANNI PEZONE
La decisione della Regione Toscana di costruire un nuovo ospedale a Livorno esattamente adiacente all’attuale, non trova nessuna giustificazione sotto molti profili.
Il primo è sicuramente quello del razionale uso del denaro pubblico. Il progetto presentato il 26 agosto scorso dal presidente Giani e dal sindaco Salvetti prevede un investimento di 195 milioni di euro ed altri 40 milioni circa per gli arredi: “importante per il mantenimento e il consolidamento della Sanità pubblica, che rischia sempre più di essere smantellata” sono parole dell’assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini. Sullo smantellamento della Sanità pubblica anche in Toscana ci sarebbe da dire, ma il problema qui è capire se si segue una logica e quale logica e nell’interesse di chi. La domanda che qualsiasi buon padre di famiglia, quale dovrebbe essere un amministratore pubblico, avrebbe dovuto farsi è questa: abbiamo a disposizione questa montagna di soldi per i cittadini di Livorno (e toscani, considerando la centralità regionale di Livorno), investirli in un nuovo ospedale è la scelta più giusta?
La risposta avrebbe potuto essere affermativa, se una cifra assai inferiore non fosse stata sufficiente per rimodernare l’attuale ospedale. Una struttura, per altro, con il vantaggio di essere interamente fruibile attraverso percorsi interni. I circa 40 milioni di euro per le attrezzature sanitarie e gli arredi potevano essere già utilizzati per medici e pazienti, senza dover attendere chissà quanti anni prima di poterne beneficiare. Adesso, forse, si capisce perché nel corso degli ultimi decenni si sia lasciata deperire la struttura fisica.
La risposta avrebbe anche potuto essere affermativa se il nuovo ospedale si fosse caratterizzato per una sua decisamente migliore localizzazione agevole ai flussi di accesso, rispetto all’attuale inglobata nel centro città. Viceversa, nascerà a parete dell’attuale ospedale, conservando sostanzialmente intatti i disagi della mobilità. “Sarà “bello, funzionale, con la capacità di essere elastico e in linea con le diverse esigenze che emergeranno. Sarà inoltre ben inserito nel tessuto urbano, tenendo conto anche dell’importanza del verde, della mobilità e di tanti altri aspetti rilevanti legati alla vita della città”: sono parole del sindaco Salvetti. “Elastico” è un po’ difficile da capire, considerando gli spazi urbani obbligati, che poi tenga conto “dell’importanza del verde” proprio non si capisce andando a cancellare l’odierno parco urbano. Raccontare ad un cittadino o medico straniero, inglese o americano o tedesco, che si va a costruire un nuovo ospedale nel centro città, secondo voi cosa penserebbero nel 2023?
Avrebbe potuto, infine essere affermativa, quella risposta, se il nuovo ospedale corrispondesse a qualcosa che va ad integrare, elevandola, la qualità dell’offerta sanitaria nell’area (in termini di specializzazioni e di efficienza delle prestazioni: e così non è, quasi Livorno fosse un’isola a sé e non esistesse il centro ospedaliero pubblico di eccellenza a pochi chilometri di distanza, a Cisanello, ancora in corso di completamento.
In conclusione. A quali interessi corrisponde questo nuovo ospedale? Dei livornesi? Dei toscani che gravitano lungo la costa nord-ovest toscana? Del razionale uso del denaro pubblico? Di una migliore vivibilità urbana del centro città? Io penso proprio di no.
- Il dottor Giovanni Pezone è presidente di “Rinascita Toscana” e candidato sindaco alle elezioni comunali di Livorno del 2024.