di GIUSEPPE RUDISI – (FOTO) Una Festa che ha riconciliato la città di Siena con tutti gli appassionati a questa tradizione così antica,
Il Palio di Siena è tornato dopo due anni di stop in Piazza del Campo e ha regalato agli oltre 15.000 presenti un’emozionante carriera vinta dalla contrada del Drago grazie alla velocità del cavallo debuttante Zio Frac condotto dal fantino Giovanni Atzeni detto Tittia che di Palii ne ha già corsi 34 vincendone ben 8. Come sempre ogni Palio fa storia a sé e questa edizione si è contraddistinta per l’esiguo numero di contrade che se lo sono disputato (6 su 10) in quanto Istrice e Civetta non sono state ammesse fin dall’inizio a causa di infortuni occorsi ai cavalli durante le prove mentre Leocorno e Bruco sono state costrette a ritirarsi nelle convulse false partenze susseguitesi prima dello start decisivo.
E’ quindi la contrada del Drago ad aggiudicarsi il prezioso Drappellone opera dell’artista inglese Emma Sergeant che dopo essere stato esposto nell’Oratorio della Contrada sarà conservato nel Museo Storico aggiungendosi a quelli già vinti in passato compreso l’ultimo del 2018 dipinto dal vignettista del Corriere della Sera nonché Dragaiolo Emilio Giannelli.
E’ stato una Festa che ha riconciliato la città di Siena con tutti gli appassionati a questa tradizione così antica dopo due anni di black out per colpa della pandemia. Oltre ai 90 secondi impiegati dal cavallo del Drago per battere al fotofinish quello della Torre rimarranno nella memoria collettiva tutti quei singoli episodi che compongono quel grande affresco di Popolo che è il Palio di Siena. Ci riferiamo tra gli altri all’emozione del sorteggio che affida i cavalli alle singole contrade, al susseguirsi delle prove dove fantini e barberi cercano di affiatarsi provando la Mossa, alle cene nei rioni dove i contradaioli si caricano per la corsa, alla carica del drappello dei Carabinieri a cavallo con sciabole sguainate lanciato per la prima volta da una donna: la Tenente Fabiola Garello. Molto impressionante è stato il minuto di silenzio dedicato al fantino Andrea Mari detto Brio, perito di recente in un incidente automobilistico più volte vincitore di passate edizioni del Palio. Ma è tutto l’insieme che fa del Palio un evento unico mondiale come la corsa della contrada vincitrice con il trofeo appena conquistato per il Te Deum alla Madonna di Provenzano o alle lacrime dei contradaioli più giovani dell’Istrice quando al ritorno dalla prova generale avevano capito che difficilmente la loro cavalla Schietta si sarebbe presentata al canape per giocarsi la probabile vittoria.
Per le contrade deluse e per quelle che non hanno corso ci sarà modo di rifarsi, è già in rampa di lancio il Palio dell’Assunta del 16 Agosto. Tartuca, Lupa, Giraffa, Civetta, Leocorno, Nicchio e Valdimontone sono già sicure di correre, le altre quattro saranno invece sorteggiate a breve per dar vita a un’altra avvincente Carriera, tra queste anche il Drago sarà in trepida attesa del responso del sorteggio per provare a fare il cappotto ovvero aggiudicarsi anche la corsa di Agosto.
Giornalista pubblicista, è nato a La Spezia, laureato in Giurisprudenza a Pisa, ha lavorato nel settore bancario/assicurativo a Milano e a Siena dove tuttora vive e lavora. Ha collaborato con riviste economiche e finanziarie, e ha scritto per eventi culturali nazionali. Scrittore, ha pubblicato la raccolta di racconti “Carne Umana” e nel 2019 il romanzo “Un film già visto”. Collabora con Mondadori.