Alessandro Tambellini, sindaco di Lucca

Il voto di Lucca e la Giunta Tambellini

di PAOLO PESCUCCI – La capolista del Pd, Francesca Fazzi, che Tambellini aveva apertamente appoggiato, ha perso seccamente

L’inaspettata, netta affermazione di Giani alle Regionali 2020 è un bel segnale di recupero per il PD che grazie al governo giallo-rosso si riprende in tutt’Italia, ma soprattutto mantiene le posizioni in regioni considerate in bilico. Tuttavia, mentre in gran parte della regione il PD gongola ritornando ad un 35%, in provincia di Lucca le cose sono un poco più problematiche. In alcuni comuni della Versilia, ma soprattutto a Lucca il PD soffre.

Eppure nei comuni della piana di Lucca il PD va bene: sembra proprio un problema comunale, forse legato all’amministrazione Tambellini? La capolista del Pd, Francesca Fazzi, che Tambellini aveva apertamente appoggiato, è soccombente nei confronti dell’ultima in lista, l’ex-assessore alle Attività Produttive del Comune di Lucca, Valentina Mercanti.

Forse Tambellini e soprattutto i giovin rampanti che vorranno cercare di prenderne il posto alle future elezioni comunali si dovrebbero fare delle domande. Dovrebbero evitare le solite storielle dei lucchesi fascisti, per certa gente chi non vota PD è automaticamente fascista. Potrebbero invece fare una seria analisi del perché tanti lucchesi hanno votato per il centrodestra. A queste regionali hanno votato assai più lucchesi che non alle comunali 2017, quindi l’affermazione del centro-destra dovrebbe preoccupare ancor più gli amministratori comunali.

Non sarà che lo scialbo risultato elettorale può esser collegato alla pervicacia dell’assessore all’Urbanistica Mammini? La difesa strenua degli interventi urbanistici di San Concordio, della ex manifattura sud, l’abbattimento di alberi non sempre giustificato da relazioni di professionisti agronomi, l’asse suburbano mai completato, stanno giovando alla giunta comunale e alle prospettive di rielezione nel 2022? I risultati delle regionali non sono un campanello d’allarme per la giunta? Già qualche suo esponente parla della necessità di allargare la compagine in occasione delle prossime comunali. Evidentemente cominciano a far di conto e si accorgono che mancano i voti. Ma con quali forze politiche pensano di allearsi? Se la Mammini ed altri continuano a perseguire cocciutamente l’infausta offerta dettata per la ex-manifattura sud dagli immobiliaristi milanesi e dai loro alleati in Fondazione CrL? Anche a costo di comiche giravolte, tipo la trasformazione in poche ore dell’iter di approvazione di variante urbanistica da permesso diretto (che rilasciano gli uffici) a piano attuativo (che viene approvato in Consiglio Comunale), che come indicato dalle opposizioni offre maggiori garanzie.

Il futuro di Lucca deve passare per un progetto complessivo, un concorso di idee e progetti che veda personalità e tecnici di fama nazionale e internazionale a portare il loro contributo, per amore della città. Che veda i lucchesi scegliere democraticamente le migliori idee. Fondi europei ci sono sempre stati per le progettazioni intelligenti, che riportino anche il verde in un territorio che ogni anno soffre per gli sforamenti del PM10. Soldi europei che ci saranno ancor più nei prossimi anni, però occorre l’intelligenza e le capacità di saperli intercettare.

Se, finalmente, anche i sordi che paiono essere in certi assessorati cominciano a sturarsi le orecchie, forse una via di discussione ed apertura potrà esser trovata. Altrimenti per gli eredi della Giunta Tambellini si prospetta un ben difficile futuro, sulle macerie di una città piena di costosissimi scatoloni vuoti ed interventi edilizi dichiaratamente speculativi.

Dobbiamo pensare al futuro dei nostri figli e nipoti in una città sempre più a misura d’uomo, non alle speculazioni di privati.