IL VOTO – Partito Liberale Europeo: diritti libertà meriti

Le elezioni di ottobre inizio di un percorso, il nuovo partito punta alla rinascita della cultura liberale in una democrazia dei cittadini.

Probabilmente, non esiste al mondo paese come l’Italia che abbia visto tanti partiti politici spuntare fuori dal nulla e nel nulla scomparire in breve tempo. Quasi sempre, la sensazione iniziale ricorda quel “Pure io tengo famiglia” capace di stimolare la creatività italica per conservare o prendere un posto al sole. La sacrosanta verità, tuttavia, non autorizza mai a dare per scontato ciò che scontato potrebbe non essere. Tanto più che gli italiani non pare sbavino con particolare trasporto per quello che passa il convento. Quello di cui oggi scriviamo, il nuovo Partito Liberale Europeo, possiede, nella sua presentazione, caratteristiche durevoli nel tempo: fosse solo per la coerenza tra le intenzioni e il richiamo ad un vuoto politico e culturale nel panorama nazionale: i liberali con il timbro di Luigi Einaudi e di Benedetto Croce.

Tra pochi giorni, il 3 e 4 ottobre, si vota in varie parti d’Italia. Nello stile che caratterizza Toscana Today, cercheremo di dare un contributo offrendo ai lettori – e agli elettori – ciò di cui meno si parla. Iniziamo, appunto, dal Partito Liberale Europeo, nato a Roma l’8 maggio 2021. Il quale propone liste per il sindaco a Roma (Lista civica Michetti Sindaco), a Milano (Luca Bernardo), a Napoli (Catello Maresca), a Latina (Annalisa Muzio) e a Cisternino Latina (Pierluigi Di Cori); oltre al candidato per un seggio alla Camera dei Deputati nelle elezioni supplettive di Roma (Giovanni Antonio Cocco).

Il programma.

L’ispirazione al principio di Libertà: quale primo e supremo fattore della società civile e riferimento per ogni iniziativa di carattere pubblico e privato. Il diritto alla pari opportunità e di uguaglianza fissato dall’art.51 della Costituzione della Repubblica, esaltando il riconoscimento dei meriti individuali. Il Partito è organizzato su base territoriale (con gli organismi regionali provinciali e comunali dove gli iscritti votano ed ogni voto vale uno) e il modello organizzativo si attua con le relative assemblee congressuali. Per chi vuole approfondire, qui troverà le linee programmatiche. Più tempo occorrerebbe per spiegare il nucleo sul quale il PLE ruota, ovvero il Manifesto Liberale di Andorra del 2017: lo rinviamo per la lettura, ad una fonte autorevole, la Fondazione Luigi Einaudi.

Il partito è presente in Liguria, Lombardia, Veneto, Lazio e Campania. E’ evidente che le prossime elezioni amministrative rappresentano per il PLE l’inizio di un percorso, più che un banco di prova: considerando tutte le difficoltà operative imposte dall’emergenza Covid che hanno tarpato la campagna elettorale.

Gli uomini e le donne che lo rappresentano

I tre fondatori: Francesco Patamia (presidente) Marco Montecchi (Segretario Nazionale), Giovanni Antonio Cocco (Tesoriere). Tutte le cariche attribuite al Comitato promotore cesseranno con il Congresso Nazionale, al quale spetterà l’elezione dei nuovi organismi del partito.

Partito Liberale Europeo

Francesco Patamia è dal 2017 è direttore generale di Ecofin Group, nel luglio 2020 è stato eletto Segretario nel partito MAIE Europa (Movimento Associativo Italiani all’Estero). Marco Montecchi, imprenditore e consulente, ha il proprio nome associato alla Camera di Commercio Italiana di Sofia: la cui presidenza sarà ricordata per lo straordinario processo di sviluppo delle relazioni economiche tra le imprese italiane e la Bulgaria; conosce il mercato del lavoro avendo ricoperto cariche di rilievo anche nell’organizzazione internazionale delle Camere di Commercio italiane. Antonio Cocco è dottore commercialista, iscritto all’Ordine dei Giornalisti e nell’elenco dei Segretari Generali delle CCIAA: laureato alla LUISS nel 1983 in Economia e Commercio (Laurea 110 e lode con medaglia di bronzo), master di Sviluppo Economico all’Istituto Guglielmo Tagliacarne e master all’Università Luigi Bocconi in Direzione Aziendale (Diploma MBA con una Borsa di studio FIDIS-gruppo FIAT). Responsabile della Segreteria Nazionale è Rosa Cusumano, esperta di relazioni internazionali.

Nessuno di questi, a quanto pare dalle proprie storie personali e dalle motivazioni che li hanno indotti a fondare il PLE, è in cerca di un posto al sole per sfratto da precedenti partiti o movimenti

Gli altri dirigenti del PLE sono visibili qui, nella pagina del sito ufficiale del Partito Liberale Europeo.

La nascita del Partito: il video integrale di Radio Radicale

Per quanti interessati ad approfondire, si può vedere e ascoltare l’assemblea costitutiva del Partito Liberale Europeo dell’8 maggio 2021.

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