Intesa Sanpaolo nel cuore della Toscana

Speciale Economia Toscana/1. I dati presentati dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo sui distretti e poli tecnologici.

Le specializzazioni distrettuali e i poli tecnologici toscani hanno concluso il 2023 con una crescita del +4,4%, superiore rispetto alla media italiana che si è attestata a +2,3%.

Le esportazioni del 2023 sono state pari a 31,2 miliardi di euro, con un incremento di 1,3 miliardi rispetto al 2022.

E’ quanto emerge dall’analisi della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, illustrata a fine aprile a Firenze presso la sede della Direzione Regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo, alla presenza di Alessandro Sordi, Vice Presidente Confindustria Toscana Centro e Costa, e di Tito Nocentini, direttore regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo.

Il Monitor dei Distretti della Toscana al 31 dicembre 2023 ha confermato ancora una volta la centralità dei distretti e dei Poli tecnologici toscani nell’economia regionale, che rappresentano il 55% delle esportazioni totali.
Un apporto fondamentale ai positivi risultati del 2023 è fornito principalmente dal balzo del Polo farmaceutico toscano che ha registrato una crescita del +38,8%. I soli distretti tradizionali hanno invece segnato un leggero calo delle esportazioni pari al -3,5%. Il sistema moda, in particolare, ha registrato ritardi maggiori rispetto al 2022, con un calo del -5,9%, dovuto principalmente alla Pelletteria e calzature di Firenze ( -12,5%) e all’Abbigliamento di Empoli ( -8,9%), caratterizzati da una forte presenza delle maison del lusso che, dopo le importanti crescite degli ultimi anni stanno mostrando un rallentamento. Per questi due distretti, la Svizzera resta il primo mercato di sbocco nonostante abbia registrato un dimezzamento delle esportazioni.

Si rafforzano, invece, le esportazioni verso Francia, Stati Uniti e Giappone, e raddoppiano le vendite in Cina. All’interno del sistema moda, l’area aretina ha mostrato una dinamica nettamente migliore, grazie alla spinta dell’Oreficeria di Arezzo, che ha registrato un balzo delle vendite soprattutto verso la Turchia. Infine, tra i distretti più rilevanti del comparto, si evidenzia la dinamica in calo per il Tessile e abbigliamento di Prato con variazioni più negative per il tessile rispetto alla componente di abbigliamento.

Alessandro Sordi, Vice Presidente di Confindustria Toscana Centro e Costa

“È un futuro senza dubbio dominato da un’incertezza di fondo quello che stanno vivendo le nostre imprese – sottolinea Alessandro Sordi, Vice Presidente di Confindustria Toscana Centro e Costa -. Una situazione con luci ed ombre che, come evidenzia la stessa ricerca, mostra i suoi effetti in alcuni settori toscani, in rallentamento dal secondo semestre 2023. Uno scenario che tende ad aumentare il divario fra la capacità di competitività tra grandi e piccole imprese meno strutturate e in grado di aprirsi a nuovi mercati e fare fronte alle sfide di innovazione digitale ed ecologica che rafforzerebbero la loro presenza sui mercati internazionali. E’ questo un momento però in cui è possibile cogliere interessanti opportunità in particolare per l’innovazione tecnologica e per le esportazioni dove i principali paesi europei stanno crescendo in modo inferiore a quello di alcuni nostri distretti di eccellenza. Un momento in cui investire in ricerca e sviluppo può portare nei prossimi anni a recuperare competitività e rinnovare prodotti e linee industriali. In questo futuro in cui dovremo abituarci allo status di “incertezza”, diventa fondamentale quindi per le imprese trovare nel sistema bancario un valido alleato che possa supportarle nei loro progetti di sviluppo e crescita”.

Tito Nocentini, Direttore Regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo

“Come emerge dal Monitor dei distretti della Toscana, presentato nuovamente a fianco di Confindustria Toscana, le imprese della nostra regione mantengono un’elevata competitività nei mercati internazionali seppur con sfide di contesto che hanno necessità di supporto per essere affrontate – afferma Tito Nocentini, Direttore Regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo. – Il nostro nuovo programma “Il tuo futuro è la nostra impresa”, che mette a disposizione 120 miliardi di credito fino al 2026, tocca tutti i punti cruciali della crescita e del rinnovamento industriale, dalla transizione energetica agli investimenti di Transizione 5.0, proprio per aiutare le aziende italiane a cogliere le opportunità attualmente presenti investendo sul proprio futuro e su una competitività sostenibile”.

continua….

(foto: Intesa Sanpaolo Press)