di SILVIO BERTOLDI – Il Ministero della Cultura interviene sulle autorizzazioni che il Comune non avrebbe per l’evento del 2-3 settembre.
Ultim’ora. Mettiamola così: sia nel caso dei fans di Jovanotti che degli ecologisti senza se e senza ma, l’incertezza di adesso non depone a favore della città di Viareggio. La conferma arriva dal presidente nazionale di Italia Nostra Edoardo Croci: “Apprendiamo dell’opportuno intervento della Soprintendente, Dott.ssa Angela Acordon, la quale ha ritenuto necessario che, ai fini della tutela paesaggistica ed ambientale, il Jova Beach Party in programma a Viareggio il 2 e 3 settembre, debba essere verificato nell’ambito del procedimento di autorizzazione paesaggistica. La sezione di Italia Nostra Versilia, attraverso il suo Vicepresidente Andrea Lami, aveva anch’essa ribadito la necessità di detta autorizzazione attraverso una PEC inviata agli enti competenti”.
Mentre questa pazza pazza estate si caratterizza per siccità, incendi infernali e nubifragi violenti con danni incalcolabili, eccoci quindi a dover a commentare il Jova Beach Party.
Il presidente nazionale di Italia Nostra aggiunge: “Resta tuttavia da comprendere come, a soli dodici giorni dall’evento, manchi ancora un’autorizzazione fondamentale e di non semplice redazione come questa, così come sarebbe assente, pare, la Valutazione di Incidenza Ambientale relativa al sito Rete Natura 2000 poco distante dal Muraglione. Di conseguenza, mancherebbe anche l’autorizzazione per la distruzione delle piante costituenti gli habitat di interesse comunitario rilevati nel puntuale censimento realizzato sul campo dal professor Bacaro. Nel frattempo, presumibilmente per i lavori da iniziare di lì a poco, giovedì è stato posizionato sulla vegetazione un ingombrante generatore; fatto che ha provocato l’attraversamento della duna dai mezzi pesanti. Come è stato possibile, senza autorizzazione? Su questa come sulle altre domande Italia Nostra attende chiarimenti”.
Or bene, considerando l’autorevolezza di chi ha preso la decisione, ovvero la Soprintentenza che rappresenta il Ministero della Cultura, i quali appartengono alla stessa Repubblica di cui fa parte il Comune di Viareggio, una domanda viene spontanea: è mai possibile che prima di mettere in moto una macchina gigantesca come il Jova Beach Party non ci sia stata la chiusura del tavolo delle autorizzazioni?
Certo è che a 12 giorni dall’inizio del “più grande spettacolo dopo il Bing Bang”, dover porre domande del genere è imbarazzante anche a scriverlo.
Silvio Bertoldi è impegnato nella difesa dell’ambiente e dei diritti civili, è laureato in Architettura e Scienze infermieristiche, svolge di professione l’attività di infermiere nel sistema della sanità pubblica.