di MARIO PECCATORI – I cambiamenti ambientali correlati al tempo e allo spazio in cui si muove il nostro pianeta.
Noi, esseri umani, ci confrontiamo con gli eventi naturali soprattutto in base al parametro temporale medio della vita del singolo individuo, oggi di 75 anni. Strettamente correlata è la percezione della contingenza che sollecita una emotività collettiva difronte ai cambiamenti ambientali percepibili. Questa breve premessa ci conduce ad affrontare la realtà del pianeta Terra in termini diversi di tempo, di spazio e di eventi.08
L’attualità e la contingenza delle problematiche antropiche ci stanno portando ad una emotività isterica nell’affrontare i cambiamenti ambientali che, in realtà, devono essere correlati al tempo e allo spazio in cui muove il nostro pianeta.
Sicuramente l’uomo, nella sua eccezionalità dell’essere, è portato ad una presuntuosa autoreferenzialità tale da ritenersi causa ed origine, nel bene e nel male, delle modificazioni ambientali, o ritenersi capace di incidere su quanto la natura ha plasmato in circa quattro miliardi e mezzo di anni, essendo tale l’età attribuita dalla scienza alla nostra Terra. Ma il pianeta Terra non è un semplice ammasso roccioso stabile ed immutabile!
La Terra è un fenomeno raro se non unico nell’universo esplorato, esso è un vero e proprio essere vivente e non solo perché sulla sua superficie si è sviluppata la vita, ma perché la Terra stessa ha una sua vita unica, ciclica, mutevole imprevedibile!
Le capacità intellettive degli esseri umani hanno permesso la conoscenza di molti fenomeni che riguardano il comportamento del pianeta Terra nelle sue varie sfaccettature; qui prenderemo in considerazione i moti della Terra nello spazio in cui si muove rapportati alla loro incidenza sulle modificazioni ambientali.
I movimenti della Terra
I movimenti della Terra sono diversi e hanno importanti conseguenze sia per la vita che per il clima.
Sappiamo sin dall’infanzia che la Terra nel suo moto nello spazio ruota su sé stessa (moto di rotazione) attorno ad un asse centrale che passando per il centro del pianeta unisce i due poli terrestri, descrivendo un’orbita ellittica attorno al Sole (moto di rivoluzione). Questi due “moti” hanno periodi brevi e sono alla base del nostro calendario e dell’alternanza delle stagioni.
Il moto di rotazione, misurato rispetto a due passaggi successivi del sole sulla perpendicolare dello steso meridiano, si svolge mediamente in 24 ore e la Terra ruota su sé stessa, in senso antiorario (da ovest ad est) alla velocità, calcolata all’equatore, di 1668 Km/h (ovviamente spostandosi verso i poli tale velocità diminuisce fino a 0 Km/h proprio in corrispondenza dei due estremi); ne deriva l’alternanza del giorno e della notte.
Il moto di rivoluzione vede la Terra ruotare intorno al Sole, descrivendo un’orbita ellittica, alla velocità di circa 30 km/s, della durata, calcolata sul tempo che intercorre tra due passaggi successivi del Sole sullo zenit dello stesso tropico, di 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi; questo moto, unito all’inclinazione dell’asse di rotazione terrestre, determina l’alternanza delle stagioni.
A questi due appena descritti si aggiungono anche moti molto più lenti ma per questo non meno importanti. Lo studio dei movimenti della Terra in astronomia è cruciale per via dei loro effetti non solo sulla nostra vita quotidiana, ma anche sull’abitabilità stessa del nostro pianeta!
Precessione degli equinozi
Uno dei moti della Terra di durata millenaria è quello conosciuto come “precessione degli equinozi” e che vede implicato l’asse stesso della Terra nel descrive un doppio cono, il cui vertice è situato nel centro terrestre, che vede il Polo Nord celeste tracciare una circonferenza nel cielo spostandosi dalla Stella Polare a Vega in un tempo di 25.786 anni, e così via; ttualmente si trova a circa metà strada visto che tra circa 13.000 anni sarà proprio Vega a indicare il polo nord sulla sfera celeste.
L’effetto che ne consegue è che i punti dell’orbita, in cui si verificano gli equinozi, si spostano costantemente di 50,26″/anno in senso orario.
Variazione dell’inclinazione dell’asse terrestre
Al moto di precessione si somma la variazione dell’inclinazione dell’asse terrestre che va da circa 22’30” a circa 24’30” nell’arco di circa 41.000 anni e nella nostra epoca è in diminuzione avvicinandosi alla perpendicolare al piano dell’orbita terrestre.
Nutazione
La nutazione terrestre è la deviazione oscillatoria, avente ampiezza massima di 9” di angolo e periodo di circa 18,6 anni, dell’asse della rotazione terrestre nel suo movimento conico precessionale.
Le conseguenze dei moti terrestri
Il tempo generazionale dell’uomo consente di valutare direttamente solo una parte dei fenomeni descritti quali, l’alternanza del giorno e della notte ed il variare delle stagioni con i cambiamenti climatici connessi. In realtà, la percezione sulle conseguenze dei vari movimenti che interagiscono sulla vita della Terra, non sono pienamente comprensibili se non nelle loro fasi transitorie in cui ci troviamo coinvolti.
Variazioni climatiche
Ciascuno dei moti descritti ha singolarmente o complessivamente un’influenza sul clima terrestre.
La precessione degli equinozi, ad esempio, fa sì che con il passare del tempo la Terra raggiunga afelio e perielio (rispettivamente i punti dell’orbita terrestre più lontano e vicino al Sole) in stagioni diverse. Le variazioni dell’inclinazione dell’asse cambiano l’inclinazione dei raggi solari nelle varie stagioni e quindi l’energia in arrivo dal Sole.
Le variazioni di eccentricità dell’orbita cambiano la distanza della Terra dal Sole nelle varie stagioni, con conseguente differenza nella quantità di luce in arrivo dal Sole. L’eccentricità (così come la precessione del perielio) influenza anche la durata delle stagioni. La nutazione sposta periodicamente l’inclinazione dell’asse terrestre con conseguente diversa esposizione ai raggi solari.
Se andiamo a sommare tutte le variabili connesse non si potrà fare a meno di comprendere come le variazioni climatiche siano un continuo divenire in tempi molto più lunghi delle esperienze dirette generazionali in cui si affrontano mutamenti non contingenti ed attuali ma inseriti in un contesto millenario.
Le zone della terra adesso desertiche, è stato ormai assodato che, in tempi ancestrali, erano rigogliose e piene di vita vegetale ed animale; hanno subito cambiamenti drastici, catastrofici per naturali cambiamenti nella vita della Terra e non vi erano, a quei tempi, esseri umani che possano aver influenzato, con la loro voglia di inquinamento, tali drastici fenomeni climatici naturali.
È innegabile che nella contemporaneità, l’uomo sta facendo di tutto per inquinare l’ambiente in cui vive e praticamente nulla per porvi rimedio, ma è altrettanto vero che non può essere lui la causa diretta di variazioni che fanno parte della intimità dell’intero pianeta e della sua lunga, plurimiliardaria, vita.
(foto: licenza pxhere – https://pxhere.com/it/photo/1359805)
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Mario Peccatori (Chiusi, 1947) si è laureato in Scienze Biologiche all’Università di Siena. Ufficiale di prima nomina in Artiglieria dell’Esercito Italiano, ha svolto la sua attività presso il Laboratorio di Radiopatologia e Fisiopatologia delle Radiazioni del CAMEN di S.Piero a Grado a Pisa dove ha conseguito la Specializzazione Nucleare ad indirizzo Radiopatologico, Radiotossicologico e Radioprotezionistico. Ha svolto attività di studio e ricerca presso laboratori militari ed universitari, Cultore della Materia presso il Dipartimento di Fisiologia e Biochimica dell’Università di Pisa, ha collaborato con l’Università di Bologna ai Corsi di Radiotossicologia presso la Scuola di Specializzazione in Tossicologia per Medici e Farmacisti. Brigadier Generale del Corpo Tecnico dell’Esercito nella riserva. Cavaliere al Merito della Repubblica; dello Sport; e dell’Ordine Dinastico della Cavalleria Angelica di S. Michele Arcangelo e Padre Pio. Autore di varie pubblicazioni e appassionato di poesia, attualmente è presidente dell’Associazione Culturale-Politica “MADRETERRA NOSTRA”, e dell’ASD “UNIVERSITAS” di Pisa, Maestro di Ju Jitsu e titolare della Scuola Italiana di Arte Marziale.