di GIOVANNI VILLANI – Il presidente di Cantina di Negrar, Bighignoli: “Valpolicella. un complesso culturale, architettonico e storico unico”.
Valpolicella: è la zona collinare a nord di Verona divenuta famosa nel tempo per la produzione dei vini rossi, fra cui il rinomato Amarone. Oggi la zona agricola contornata da ville e corte antiche è stata finalmente iscritta nel Registro Nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali del Ministero dell’Agricoltura.
Lo ha deciso un’apposita commissione ministeriale del Mipaaf che ha così permesso alla Valpolicella di centrare un ambizioso obiettivo, perseguito da anni, di cui è capofila la Cantina Valpolicella di Negrar, coinvolgendo i Comuni di Marano, Fumane, San Pietro in Cariano, Sant’Ambrogio e lo stesso Negrar, assieme al Dipartimento di Economia aziendale dell’Università di Verona. Quest’ultimo ha contribuito al completamento del progetto, con studi tecnici e storici, unitamente al Gal Baldo Lessinia che lo ha finanziato. Coordinatore di tutto è stato l’architetto Chiara Zanoni che venerdì 28 maggio, col direttore della cantina, Daniele Accordini e la sua coadiutrice Marina Valenti, il vice sindaco di Negrar, Fausto Rossignoli, lo storico Giovanni Viviani, ha partecipato al sopralluogo con gli ispettori inviati dal Ministero per l’opportuna verifica del sito, Tiziano Tempesta (docente all’Università di Padova) e Costanzo Massari (della direzione generale del Mipaaf).
Il dossier del progetto, stilato dopo il sopralluogo degli ispettori, è stato presentato ufficialmente dall’architetto Zanoni il 31 maggio scorso al ministro Stefano Pattuanelli per la sua formalizzazione con l’iscrizione nell’apposito registro.
Secondo il presidente di Cantina di Negrar, Renzo Bighignoli: “La Valpolicella classica vanta un complesso culturale, architettonico e storico unico, basti pensare al patrimonio delle sue ville che trova ora un riconoscimento ufficiale con l’ingresso nella lista ministeriale”.
Non meno entusiastiche sono anche le espressioni del direttore Accordini: “I terrazzamenti di questa terra danno unicità e bellezza al nostro paesaggio coltivato, contribuendo ad arricchirne il valore. E dietro un bel paesaggio ci sono un buon vino e buoni stili di vita”.
Gli ha fatto eco il vice sindaco di Negrar, Rossignoli con: “è stato un bel percorso e ora l’iscrizione rappresenta un passo avanti per il territorio. Grande merito della cantina, il cui ruolo è stato decisivo”.
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia non ha mancato di rimarcare quanto l’iscrizione della Valpolicella classica nella lista dei paesaggi storici tradizionali del Mipaaf, “sia un nuovo ed ulteriore traguardo che premia un territorio veneto. Ancora una volta viene riconosciuto il grande valore del connubio tra ambiente e lavoro dell’uomo. La Valpolicella non è soltanto un sito di grande valore paesaggistico e di bellezze naturali, ma è anche la terra di una denominazione enologica di rilievo internazionale che sostiene l’immagine del Veneto nel mondo”.

Giovanni Villani è nato a Verona, giornalista pubblicista dal 1990, critico musicale del quotidiano L’Arena di Verona. Dirigente amministrativo. Laureato all’Università di Bologna in Storia e all’Università di Verona in Arte.