L’accordo Lufthansa-Governo passa da Verona

di GIOVANNI VILLANI – Il regista dell’intesa sulle sorti future della compagnia Ita (Italia Trasporto Airways spa) è Joerg Eberhart.

Il vero regista dell’intesa Lufthansa-Governo sulle sorti future della compagnia Ita (Italia Trasporto Airways spa) è il “veronese” Joerg Eberhart. L’ex numero uno di Air Dolomiti e attuale capo delle strategie della compagnia aerea tedesca è da anni cittadino veronese. Eberhard era giunto a Verona molti anni fa per ricoprire la funzione di direttore commerciale in Air Dolomiti. Ci ritornò più tardi per divenirne anche il presidente e amministratore delegato al posto di Michael Kraus.

L’Italia del trasporto non solo lo conosce bene, ma lo ha apprezzato durante le trattative riguardanti Alitalia: era il personaggio scelto da Lufthansa per gestire il dossier che proprio giorni è stato siglato e per verificare anche quello che è stato fatto a livello incrementale sui trattamenti salariali del personale, tendente a colmare il divario con i piloti dei vettori low cost e budget che pagano molto di più rispetto a Ita Airways.

Lo considerano ora il vero artefice della trattativa ormai raggiunta tra Lufthansa e il Governo italiano sulle sorti della futura Ita, nonché suo probabile consigliere di amministrazione, Sembra infatti certa la sua elezione nel periodo di transazione del nuovo assetto societario di Ita, mentre insistono pure le voci che lo annunciano pure suo futuro amministratore delegato.

L’accordo tra in Ministero del Tesoro e Lufthansa è già raggiunto e a siglarlo hanno provveduto il presidente di Ita, Antonio Turicchi e l’amministratore del gruppo tedesco Carsten Sphor, nonché lo stesso Eberhart. I termini dell’intesa sono significativi, dal momento che Lufthansa acquisirà il 41% di Ita attraverso l’aumento del suo capitale sociale per 325 milioni di euro, con l’opzione di aggiudicarsi anche eventuali azioni rimanenti, il cui prezzo di acquisto si “baserà sullo sviluppo” del business di Ita Airways come ha ammesso Lufthansa.

Nell’ambito dell’accordo il Ministero dell’Economia e delle Finanze si è impegnato, nell’aumento del capitale sociale, di intervenire con 250 milioni che costituirebbero la terza ed ultima tranche del finanziamento complessivo di 1,35 miliardi già autorizzati dall’Ue.

L’accordo ora dovrà avere il via libera dalla Corte dei Conti, dai due Antitrust italiano ed europeo, mentre la strategia di sviluppo della nuova Ita Aurways “continuerà ad essere condivisa dai due azionisti Ministero – Lufthansa” come ha dichiarato in una nota il Ministero del Tesoro, in cui si parla di occupazione e rinnovo della flotta, non del contributo che verserà Lufthansa per l’aumento del capitale sociale, che di fatto lascia all’interno della società le risorse, favorendone lo sviluppo, ma senza che diventino una dismissione tanto da ridurre il debito pubblico, come avvenuto con altre dismissioni.

Il piano industriale della compagnia, ha spiegato il Mef, prevede una crescita dei ricavati di 2,5 miliardi per il 2023 e di 4,1 miliardi per il 2027. Questi risultati “consentiranno la crescita e il rinnovamento della flotta, che a fine 2027 potrà contare su 94 aeromobili rispetto agli attuali 71, con una età media di 5 anni, mentre l’organico, previsto quest’anno a 4300 unità grazie alle 1200 assunzioni in corso, salirà a oltre 5500 unità” come ha spiegato il Ministero. La strategia di Ita Airways “punta ad affermarsi come player di riferimento tra i vettori full service nei tre settori intercontinentale, internazionale e domestico, con particolare attenzione al traffico di lungo raggio”. Lo ha spiegato ancora una volta il Ministero. (Giovanni Villani)