Libera “scelta sanitaria” in libero Stato

di FRANCESCO SINATTI – Il Governo delle brume di Bruxelles guidato dalla finanza mondiale adesso s’impadronisce anche dei nostri dati privati.

Fra gli ultimi atti del “governo delle brume di Bruxelles”, ed immediatamente recepito dalle élite che governano l’Italia etero – diretta dall’Europa, vi sarebbe la “libertà di scelta sanitaria”.

L’ennesima operazione “sotto copertura” che vede la commissione, e il governo italiano impegnati a sottrarre al “popolo” (sovrano) altri spazi di autonomia e di libera scelta, come del resto, tutte le altre (libertà e diritti negati) sancite dalla Costituzione italiana, puntualmente disapplicata indipendentemente dall’articolo (visto che la Carta costituzionale tutelerebbe: sovranità, libertà personali, diritti del cittadino, e molto altro, se fosse attuata!)

NO! Alla “cartella clinica elettronica”

La notte del 15 marzo 2024, come al solito, le organizzazioni “globaliste” hanno tramato contro “i popoli”, cioè a dire: la maggioranza dell parlamento europeo e dei governi dell’UE hanno approvato un documento che costituisce: “lo spazio europeo dei dati sanitari”.

Il regolamento approvato (sostanzialmente) non permetterebbe agli Stati membri di opporsi alla divulgazione dei dati personali del paziente, stabilendo che questi dati potranno essere resi accessibili a: multinazionali, università, stati stranieri. etc. cioè, vero e proprio oggetto di scambio commerciale con soggetti interessati.

“Scambio commerciale”, da cui consegue che, dette cartelle cliniche dei pazienti intra-europei, oltre ad essere accessibili a chicchessia, saranno dunque individuabili personalmente, con tutte le patologie personali in bella mostra! Udite udite!!

Tutto ciò accadrebbe senza il consenso espresso del paziente, se questi, non si sia opposto esplicitamente e formalmente, si darà libero “accesso trans frontaliero a dati sanitari e cartelle cliniche elettroniche”, per coloro che ne facciano richiesta.

“I sudditi europei e l’usurpata sovranità nazionale”

Con l’ennesimo passaggio burocratico (presso i palazzi delle brume di Bruxelles) si continua a svuotare “il senso”, di ciò, che i padri costituenti, avevano voluto per i loro popoli dopo la seconda guerra mondiale: più libertà, più diritti civili e personali, più circolazione delle idee e libertà d’espressione, più welfare: cioè Stati, che in cambio di tasse, erogavano servizi veri, sanità, istruzione, opere pubbliche etc. etc

Assistiamo, invece ad una demolizione sistematica di tutto ciò che era stato ottenuto “con sangue e sacrifici”, dal risorgimento in poi, passando per le due guerre mondiali, per riconsegnare, oggi, alle organizzazioni globaliste e “al grande reset, pluto-giudaico-massonico”, tutto ciò che si definisce “democrazia”!

Negando, “democrazia”, in nome di chissà quali “misteriosi accrocchi” fra finanza globalista, “pseudo filantropi”, multinazionali del farmaco ed élite politiche europee, pronte ad più indicibili scambi, coperte dalle cortine fumogene, come appunto accade, con le nebbie che gravitano intorno istituzioni europee (a Bruxelles).

Tutto quanto sta accadendo merita una contrapposizione formale, per canali istituzionali, una petizione, ma anche qualcosa di maggiormente incisivo nelle piazze d’Europa: si “sveglino dai torpori post vaccinali” coloro che “in democrazia” ci sono nati, ma non sanno cos’è costata ai loro avi, agli europei (di un passato recente), che si batterono sanguinosamente in due conflitti mondiali, perché “la libertà di scelta” ci fosse garantita, dal sistema di diritto positivo, tutelato dalle carte costituzionali europee: “..se una legge è sbagliata va disapplicata! Anche, e soprattutto, se promana da un ente sovranazionale come l’Unione Europea!”

Basta con le violazioni dei diritti umani, Bruxelles a Norimberga

Chi sono “lor signori” per dettare questa “sequenza” di provvedimenti liberticidi contro le (assopite) opinioni pubbliche europee?

Sono per lo più euro burocrati di cui conosciamo a mala pena i nomi, figuriamoci le loro gesta passate, spesso degne del pubblico biasimo, come nei casi di Von der Leyen e Lagarde, (il loro ruolo nel declassamento e distruzione conseguente delle istituzioni greche che hanno ridotto un “paese (fratello) alla fame”.

L’Unione Europea condotta da questi “personaggi”, premiati in altri luoghi, da altri burattinai, che tirano le fila di questo è quello, di “rappresentanti europei” che dovranno sdebitarsi “svendendo o regalando” pezzi di sovranità in cambio di incarichi (specie a commissario di qualche politica comunitaria), possiamo farne a meno serenamente, sperando un giorno (non troppo lontano) di poter avvicinare Roma & Bruxelles a Norimberga!

Dove giustizia fu fatta, di coloro che si erano “macchiati di violazione dei diritti umani”, penzolando al cappio di una corda che, come “in un eterno ritorno” si ripresenta, puntuale, nello spirito della storia europea.