Un degrado che non fa onore al nome che porta e alla città. Manfrin: “preoccupazione per la sicurezza e l’agibilità della struttura”.
Il Comitato Rinascita Toscana (CRT) denuncia le condizioni di abbandono dello stadio comunale di Livorno, dal 1990 è intitolato allo sportivo livornese Armando Picchi, che fu giocatore e allenatore del Livorno e dell’Inter. Lo stadio dell’Ardenza, come viene anche comunemente chiamato per il quartiere dove si trova, nel 1960 fu anche uno degli impianti che ospitarono le Olimpiadi.
Alessandro Manfrin, residente aggiunto di Rinascita Toscana denuncia all’attenzione del pubblico e dell’Amministrazione comunale le condizioni di decadimento strutturale e di degrado in cui versa lo stadio Armando Picchi. “Lungo la perimetrale esterna dello stadio che si affaccia su Piazzale Montello” dichiara, “lo scheletro presenta montanti che sono in evidente stato di decadimento, con porzioni metalliche a vista della struttura in cemento armato e caduta di calcinacci per i quali sono state anche predisposte delle reti di contenimento”.
Alessandro Manfrin esprime “preoccupazione per la sicurezza e l’agibilità della struttura” e chiede all’Amministrazione Salvetti un intervento immediato.
“Il degrado del Picchi non fa onore al nome che porta, agli sportivi e alla città di Livorno”.
