“La strage di Matera, XXI settembre 1943 ‘, il gruppo teatrale di Ulderico Pesce ha confermato lo spettacolo per il primo marzo
Dopo molti tentennamenti e rinvii, a dispetto della psicosi “Nuovo coronavirus” il gruppo teatrale di Ulderico Pesce ha confermato per il primo Marzo a Matera lo spettacolo ‘LA STRAGE DI MATERA. XXI SETTEMBRE 1943’. Gli spettatori prenotati sono già più di quanti ne possa contenere il locale scelto per la rappresentazione.
Ipogei Motta, scavato nella roccia
Gli attori, quasi tutti dilettanti, egregiamente diretti da Ulderico Pesce, dopo numerosi tentennamenti e dubbi hanno deciso di non curarsi del ‘pericolo del contagio’ andando in scena negli Ipogei Motta, tipico locale Materano scavato nella calcarenite, un tempo abitazione per uomini e animali, oggi luogo straordinario di turismo e cultura: dove, più che il nuovo coronavirus (peraltro non ancora avvistato in Basilicata nonostante le eccessive, a mio parere, misure di sicurezza) bisogna temere gli effetti dell’umido. Un applauso dunque agli amici attori che ancora una volta metteranno in scena i tragici eventi che il 21 settembre del 1943 fecero si che Matera fosse la prima città Italiana a scacciare i Nazisti.
L’insurrezione del popolo materano
L’insurrezione del popolo materano contro i nazifascisti evitò che la città venisse bombardata dagli alleati sbarcati a Taranto e le fece guadagnare nel 2016 la medaglia d’oro al valor civile .Lo spettacolo messo in scena da Ulderico Pesce nei vari locali degli ipogei Motta, ripercorre le tappe di quel giorno memorabile, in scene di straordinario pathos, in cui la tragica realtà degli avvenimenti rievocati viene sottolineata ed enfatizzata dall’elemento umano immaginifico e a volte surreale che fa da cornice ai fatti realmente accaduti. Tali avvenimenti sono stati ricostruiti grazie ad un’attenta ricerca condotta dal regista, con il supporto del gruppo teatrale, anche con interviste ai parenti delle vittime di quella tragica giornata. Avendo avuto la fortuna di partecipare nell’estate del 2019 alle prime cinque rappresentazioni dello spettacolo in veste di attrice dilettante, non dimenticherò mai le profonde emozioni provate sia recitando, sia in veste di spettatrice.

L’elefante di Salvator Dalì
Ora, quando passo vicino alla grande statua dell’elefante di Salvator Dalí, non posso fare a meno di immaginare l’impiegato psicotico a cui l’elefante sussurra in un orecchio, prima di vomitare dal suo ventre una squadra di nazisti furiosi armati di maschinenpistole E invariabilmente guardo il take away che nel 1943 era la barberia in cui ebbe inizio la rivolta Materana e in cui il barbiere Nicola Campanaro scolpiva con forbici affilate baffi alla Vittorio Emanuele III cantando “Figaro qua, Figaro là, Figaro su Figaro giù…”. Auguri amici miei e complimenti per aver… deciso di prendere il virus per le corna.
Info
LO SPETTACOLO TEATRALE “LA STRAGE DI MATERA. XXI SETTEMBRE 1943” DI UDERICO PESCE TORNA IN SCENA NEGLI IPOGEI MOTTAhttps://www.sassilive.it/cultura-e-spettacoli/terza-pagina/lo-spettacolo-teatrale-la-strage-di-matera-xxi-settembre-1943-di-uderico-pesce-torna-in-scena-negli-ipogei-motta/
Maddalena Bonelli è nato a Grassano (Matera) nel 1954, neuropsichiatra infantile ha lavorato fino al 2015 come dirigente di Pediatria all’ospedale di Matera, oggi svolge la libera professione ed è medico di bordo. Scrittrice, ha esordito nel 2013 con la raccolta di poesie “Giorni scalzi” (Premio Kafka 2014).