Il ministro Orlando: “I diversi tagli che si sono succeduti, hanno portato ad una forte ridimensionamento degli organici di controllo”
Incidenti sul lavoro: 10 morti in 24 ore. Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha aperto la conferenza stampa di ieri sul Nadef ( la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza) leggendo uno ad uno il nome e cognome e l’età delle vittime. Appena poche ore prima, altre quattro vittime sul lavoro: due operai in Puglia (uno a Mesagne l’altro nel foggiano), un agricoltore in Alto Adige, un altro operaio caduto da un’impalcatura a Roma.
“La questione delle morti sul lavoro assume sempre più i contorni di una strage che funesta l’ambiente economico e psicologico del Paese”. La prossima settimana il governo approverà una modifica della tempistica e severità delle pene. “Pene più severe e immediate e collaborazione all’interno dell’azienda per individuare precocemente le debolezze in tema di sicurezza lavoro” dice Draghi.
Il ministro del Lavoro Andrea Orlando si trovava a Reggio Calabria: “Sanzioni più tempestive per imprese che non rispettano le regole” conferma; “possibilità di raccogliere più facilmente i dati per chi compie violazioni all’interno del tessuto economico, potenziamento delle strutture di controllo”.
Molto significativa appare un’aggiunta del ministro Orlando: “è necessario un potenziamento delle competenze e dell’organico dell’Ispettorato del Lavoro e di una verifica più capillare del funzionamento degli uffici delle Asl. Purtroppo, i diversi tagli che si sono succeduti, hanno portato ad una forte ridimensionamento degli organici”.
I numeri di questa “necessità”: Un concorso (che era stato bloccato) per oltre 2.000 nuove risorse all’Ispettorato del Lavoro, delle quali 800 saranno in servizio entro il 2021. Per quanto riguarda, invece, le ASL ovviamente è alto mare dove ciascuno naviga a proprio piacimento trattandosi di competenza delle Regioni.