Nasce su TOSCANA TODAY una cronaca toscana D.O.C.G.

Nasce la “Cronaca toscana D.O.C.G.”, 4 articoli in home page, 4 notizie aggiornate durante la settimana con il timbro di TOSCANA TODAY.

Fin dalla nascita di TOSCANA TODAY dichiarammo che non avremmo dato vita ad un giornale web come gli altri, e non c’era nessun giudizio sul modo in cui gli altri fanno informazione on line: più semplicemente, la nostra ambizione di diventare un giornale web di opinione. Abbiamo rinunciato intenzionalmente ai gossip e alla cronaca nera trash, due dimensioni solo apparentemente contrastanti perché ugualmente dannose per il cervello. E abbiamo sempre cercato di mantenere fede al nostro impegno di rimanere liberi, di scrivere ciò che pensavamo e di dare spazio anche a chi la pensava diversamente purché avesse qualcosa da dire: il confronto delle diversità anche nella scelta dei nostri stessi collaboratori, ascoltare chi la pensa diversamente da te è essenziale perché dal prossimo pensante c’è sempre qualcosa da imparare, fosse solo un ulteriore conforto delle proprie opinioni.

Purtroppo l’informazione della Rete oltre ad essere un sistema proprietario nelle mani di pochi e quindi al di fuori di ogni logica di informazione democratica, è come una grande caraffa: se per otto virgola cinque decimi viene riempita di monnezza è evidente che lo spazio della buona informazione fatica ad emergere. E’ molto difficile fare quotidianamente della libera informazione (per non parlare del giornalismo d’inchiesta) in un Paese dove la libertà di stampa è diventata ormai solo di facciata; in un Paese dove si è incancrenita da decenni quella che Alexis de Toqueville tra il 1835 e il 1840 definì la “dittatura della maggioranza” (bianchi rossi o neri, nei posti di comando a Roma o nella periferia del Paese, è la medesima specie umana a tirare le fila che si trovino al governo o all’opposizione).

TOSCANA TODAY ha compiuto nel luglio scorso cinque anni di attività, avremmo voluto festeggiarlo ma non avevamo le risorse economiche per farlo, e nonostante l’avere raggiunto i 2 milioni di pagine visualizzate all’anno e circa mezzo milione di navigatori unici a livello nazionale. Da allora abbiamo pubblicato, praticamente grazie al volontariato di tutti noi, 17.680 articoli. Abbiamo dato visibilità e informazione sulle attività dei Comuni toscani e nella regione, cercando di privilegiare i più piccoli notoriamente meno coperti dal duopolio del potere toscano dell’informazione (che ci ha fatto rimpiangere le critiche di un tempo che molti come me rivolgevano a chi gridava per le vie “Tirreno Nazione giornale del padrone”).

Non abbiamo mai ricevuto contributi pubblici.

La nostra cronaca toscana si è distinta con la selezione delle buone notizie, per dare merito agli amministratori e affinché potessero essere di esempio anche per altri amministratori vicini o lontani. Abbiamo guardato alle cose che si fanno, e non al colore delle amministrazioni. Siamo stati apprezzati, eppure mai al punto di bussare a una porta e trovare qualcuno che aprisse (sindaci, assessori, presidenti di municipalizzate) per sostenere (parliamo di spiccioli) il nostro giornale in questa sua attività di informazione qualificata e costante, pulita, che portava sul desktop dei cellulari sindaci e amministratori non con il copia-incolla dei loro comunicati stampa, ma con notizie e commenti ragionati e belle immagini.

Esiste una spiegazione a questa sordità. E di significato più grande rispetto al piccolo che noi rappresentiamo. Non è un problema di risorse finanziarie (abbiamo parlato di spiccioli). Nella cosiddetta Prima Repubblica per diventare consiglieri comunali, sindaci o assessori, occorrevano le preferenze, mentre adesso a decidere chi viene eletto sono le camarille dei cinque boss locali degli pseudo-partiti; per cui, una volta chi faceva politica doveva anche curare le relazioni pubbliche, i cittadini, i rapporti con le realtà del territorio, con gli organi di informazione, per tenere in alto le preferenze ricevute da accumulare per la volta successiva. Oggi questa fatica non esiste più, tutti eletti per investitura divina, E se non fai parte del cerchio magico del potere (sebbene si tratti pur sempre di potere e denaro pubblico, dei cittadini), puoi anche chiudere bottega.

Profilare il prossimo futuro marcando il nostro essere giornale di opinione non significa naturalmente che rinunciamo alla cronaca toscana, sarebbe un controsenso verso il nome stesso della nostra testata giornalistica. La selezione a maglie larghe diventa da oggi una selezione a maglie strette, e visto che tutti se la tirano dobbiamo pur adeguarci anche noi. Ecco l’idea di aprire una finestra di cronaca toscana D.O.C.G., solo quattro articoli in home page, quattro notizie aggiornate durante la settimana alle quali metteremo il timbro di eccellenza, e lo diciamo con orgoglio e apertamente visto quel che passa il convento intorno a noi: essere pubblicati da TOSCANA TODAY non è per tutti.

Ovviamente, nessuno nelle stanze del potere pubblico toscano farà una grinza, e ci mancherebbe pure che lo pensassimo. Ma questo è un problema che non ci riguarda. Ci sono talmente tanti siti e pagine Facebook che sparano ogni minuto notizie comunali (a partire dal bollettino delle disgrazie che solo a vedere il flash del titolo, ti tocchi) che nessuno sentirà la nostra mancanza.

Con l’occasione, buon Ferragosto a tutti i nostri lettori.