di ALDO BELLI – Un decreto ministeriale che assegna 90.000 €. ad un Comitato Nazionale per il Centenario Caruso senza che ci sia un Comitato?
Il 2 agosto 1921 Enrico Caruso moriva a Napoli. La Voce dell’Italia nel mondo, che oltrepassa i confini del tempo. Anche nel paese più retrogrado del pianeta, il governo avrebbe annunciato la celebrazione del suo illustre e famoso rappresentante del quale ricorre quest’anno il Centenario della morte. Ma in Italia può accadere anche questo, e come leggerete anche di più.
Il Centenario di Enrico Caruso: un’offesa alla cultura, alla musica lirica e all’immagine dell’Italia nel mondo. Dopo l’indifferenza del Ministero della Cultura, l’evento è stato pure retrocesso a ricorrenza ordinaria assegnandolo ai comitati che ogni anno fanno domanda al Ministero per celebrare una ricorrenza, “proposte di istituzione e finanziamento di comitati nazionali ed edizioni nazionali”. Nell’Atto del Governo sottoposto a parere parlamentare n.239 dell’11 gennaio 2021, il ministro Dario Franceschini propone tra i “comitati Nazionali di Nuova Istituzione” il “Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della scomparsa di Enrico Caruso” con l’assegnazione di un contribuito di 90.000 euro.
Ma non esiste un Comitato Nazionale per le celebrazioni di Enrico Caruso. Abbiamo contattato (a voce e per email) il Ministero della Cultura per avere copia del “Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della scomparsa di Enrico Caruso” al quale sono stati assegnati 90.000 euro. La sola risposta è stata la copia del Decreto ministeriale del 23 febbraio 2021 che contiene nella “Ripartizione dei fondi assegnati ai Comitati Nazionali di Nuova Istituzione” anche quello per il Centenario di Enrico Caruso. Alla richiesta della documentazione relativa al “Comitato” (programma, date, composizione) non abbiamo ricevuto risposta. E non credo proprio che si tratti di documenti protetti dalla privacy o dalla riservatezza amministrativa, trattandosi di contributi pubblici. Quindi, non ci rimane che prendere atto dei fatti, e proporre alcune domande.
Come poteva il 23 febbraio 2021 un decreto ministeriale assegnare 90.000 euro al Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della scomparsa di Enrico Caruso”, quando a quella data non esisteva il “Comitato di nuova Istituzione”? Stiamo affermando una bugia? Bene, ci presentino il Comitato con i suoi componenti, con firme e data certa.
E’ stata accolta la domanda di due Comitati. La Consulta dei Comitati Nazionali e delle Edizioni Nazionali (alla quale è demandata la valutazione ministeriale delle domande) nella seduta del 5 agosto 2020 accettò la domanda del “Comitato” presentata dal dottor Francesco Jacono di Napoli e dalla Fondazione Festival Pucciniano di Torre del Lago a firma della sua presidente Maria Laura Simonetti. Tuttavia, la Consulta deliberò la necessità che venisse istituito un unico Comitato celebrativo. chiedendo ai due destinatari di inviare l’elenco dei membri del nuovo Comitato proposto, completo dei nominativi del presidente e del Segretario Tesoriere, entro il 14 settembre 2020. Si deve presumere che il Decreto Ministeriale del 23 febbraio 2021 abbia riconosciuto ed assegnato 90.000 euro ad un nuovo “Comitato”. Ma questo “unico Comitato” per le celebrazioni era semplicemente composto dalla somma dei due precedenti promotori?
Uno dei Comitati accolti dal Ministero era quello del dottor Francesco Jacono, se le nostre informazioni sono corrette già deputato europeo per il Partito Socialista Italiano nel 1989. Non conosciamo il suo curriculum artistico-musicale attinente allo scopo del Comitato Nazionale delle Celebrazioni Caruso, possiamo quindi solo dedurre che egli abbia firmato la domanda accolta dal Ministero nella qualità di rappresentante di un Comitato di Nuova Istituzione composto, ovviamente, da più persone: sarebbe, viceversa, inquietante (e non vogliamo crederlo) che il Ministero abbia riconosciuto un Comitato Nazionale con assegnazione di 90.000 euro ad un singolo privato cittadino.
Il quadro riguardante la situazione della Fondazione Festival Pucciniano suscita legittimi sospetti. Il tenore delle comunicazioni pubbliche possiede quell’imprecisione del tutto anomala per un evento come le celebrazioni di un Centenario, gioco di parole al quale abbiamo già assistito per altre pagine ancora rimaste senza risposta. Nel Cartellone 2021, presentato martedì scorso a Firenze alla presenza del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, si legge: “Il Governo con atto n° 239, dopo l’approvazione della Camera e del Senato ha istituito il Comitato Nazionale per celebrare nel 2021 Enrico Caruso nella ricorrenza del Centenario della scomparsa… L’istanza per la Celebrazione di Enrico Caruso nel 2021 è stata promossa congiuntamente da diverse istituzioni italiane tra cui il Comune di Napoli, il Comune di Viareggio, i Comuni di Sorrento, Piedimonte Matese, Lastra a Signa dalla Fondazione Festival Pucciniano, Fondazione Simonetta Puccini, Archivio Ricordi, Museo Caruso di Lastra a Signa, Conservatorio San Pietro a Majella e tanti altri. Il Comitato Nazionale dopo l’iter burocratico di approvazione del provvedimento sarà formalmente istituito e riunito per definire il programma delle celebrazioni che prevede eventi in Italia e all’estero”. Si tratta del medesimo testo pubblicato il 24 febbraio 2021 sulla propria pagina Facebook dalla Fondazione Festival Pucciniano; e risultante nei vari articoli pubblicati sul web e sulla stampa, facendo quindi pensare come fonte allo stesso comunicato-stampa.
La Fondazione Festival Pucciniano ha dichiarato il falso. Non è vero che “L’istanza per la Celebrazione di Enrico Caruso nel 2021 è stata promossa congiuntamente da diverse istituzioni italiane“. Sono state presentate e accolte solo due domande: e quella a firma della presidente della Fondazione Festival Pucciniano non conteneva l’adesione di nessun’altra “istituzione” se non della Fondazione medesima. Un solo esempio per tutti: il sindaco del Comune di Sorrento non ha mai firmato né deliberato alcuna partecipazione al Comitato per le Celebrazioni di Enrico Caruso citato dal Festival di Torre del Lago Puccini.
Il tempo trascorso tra il 14 settembre 2020 (il termine indicato dal Ministero) e il 23 febbraio 2021 (decreto del ministro Franceschini) era quello nel quale i due Comitati dovevano presentare un “unico Comitato” inviando “l’elenco dei membri del nuovo Comitato completo dei nominativi del presidente e del Segretario Tesoriere”. E se al 23 febbraio questo “unico Comitato Nazionale” risultasse composto solamente da tre persone? La presidente e il direttore generale della Fondazione Festival Pucciniano, e il dottor Jacono? Con l’aggiunta di un presidente onorario come biglietto da visita. In compenso, è già stato annunciato dalla Fondazione che a dirigere il concerto in omaggio ad Enrico Caruso sarà il Maestro Alberto Veronesi. Che coincidenza!
In tutto questo, merita ricordare un particolare non secondario: il Centenario di Enrico Caruso è nel 2021, non nel 2025. Come si spiega che il direttore generale della Fondazione Festival Pucciniano, Franco Moretti, e il direttore musicale della Fondazione, Alberto Veronesi, iniziano a muoversi nel marzo 2020 per ottenere il contributo ministeriale e il riconoscimento di Comitato Nazionale delle Celebrazioni e al 23 febbraio 2021 ancora non hanno composto un Comitato? Che per definizione comprensibile anche ad un alunno di quinta elementare significa un gruppo di persone (in casi come questi, ovviamente, di autorevolezza nazionale e internazionale). Dovrei anche aggiungere quale titolo abbia il Festival Puccini di Torre del Lago per essere riconosciuto l’istituzione rappresentativa a livello nazionale di Enrico Caruso: che è nato e morto a Napoli, che ha vissuto a Sorrento (dove si trova l’unico museo a lui dedicato nel Sud), che scelse la villa di Bellosguardo a Lastra a Signa come sua residenza in Toscana (dove si trova oggi il Museo Caruso), eccetera eccetera. Sempre che non si voglia farci passare tutti per fessi con la storiella dell’incontro di Caruso con Puccini, che si sono incontrati solo una volta e per poche ore nella loro vita.
Abbiamo sostenuto su queste pagine che il Festival Puccini di Torre del Lago e il direttore d’orchestra Alberto Veronesi rappresentano un paradigma del sistema del potere politico del Partito Democratico sui Teatri in Italia. Ministro della Cultura PD, presidente della Regione Toscana PD, sindaco di Viareggio PD (anche se ho la fondata sensazione che a Giorgio Del Ghingaro sia stata nascosta questa vicenda). Rumors piuttosto attendibili riferiscono che sia intervenuto come tramite tra Alberto Veronesi- Franco Moretti e il Ministro Dario Franceschini, il senatore Andrea Marcucci, sempre PD (la cui sorella Maria Lina, per altro, è la vicepresidente della Fondazione Festival Pucciniano). Se così fosse avvenuto, a Napoli da una parte e a Torre del Lago dall’altra, sarebbe la conferma che il Centenario di Enrico Caruso – già malamente dimenticato dal Ministero della Cultura – sarebbe finito esclusivamente in un brutto gioco tutto politico. E non senza avere approfittato della buona fede del “biglietto da visita”: adesso lo dico, cioè del “Presidente Onorario” del Comitato presentato al Ministero della Cultura dalla Fondazione Festival Pucciniano, che del grande Enrico Caruso porta il nome.
I rumors, tuttavia, tali rimangono. E ad essi non attribuisco una importanza superiore rispetto a quella che può, viceversa, contribuire a sgomberare il campo dai dubbi attraverso la versione autentica del senatore Andrea Marcucci. E se fossimo in un paese normale, anche della presidente della Fondazione Festival Pucciniano mostrando le carte: la quale, per altro essendo una ex Prefetto della Repubblica Italiana, dovrebbe essere sensibile a dissipare, in ogni occasione, qualsiasi ombra che possa ricadere sulle pubbliche istituzioni.
