di ANDREI ALBINA – 5 discipline, centinaia di videogiocatori e anche 2 “medaglie” per l’Italia: ecco com’è andata ai Giochi Olimpici Virtuali.
Si è concluso da poche settimane il primo torneo eSports organizzato dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO), un successo dal punto di vista dei numeri: 250 mila i partecipanti, provenienti da 100 Paesi diversi, circa un milione di utenti unici hanno visitato il sito dedicato, ed un totale di 750 mila visualizzazioni. Complessivamente, i contenuti condivisi sui social network sono stati visti sette milioni di volte, ottimi risultati per un torneo inedito in questo genere.
Le discipline
Cinque le discipline principali, scelte in parte anche per emulare le competizioni delle Olimpiadi vere e proprie: baseball, canottaggio, vela, ciclismo e sport motoristici; discipline che sono state anche supportate dalle rispettive federazioni, World Baseball Softball Confederation, World Rowing Federation, World Sailing Federation, Union Cycliste Internationale e la Féderation Internationale de l’Automobile. Per le prossime edizioni sono state avviate discussioni anche con la FIFA e la FIBA in vista di una possibile introduzione di tornei virtuali di calcio e basket.
I vincitori
Il torneo di eBaseball Powerful Pro Baseball 2020 ha visto due vincitori: Ryohei “Pome” Osaka per la categoria Home Run Derby e Syoma “Shora” Mori nelle finali del torneo. La competizione motoristica, giocata su Gran Turismo Sport, è stata vinta dall’italiano Valerio Gallo, pilota della sezione eSports della scuderia Williams F1. “È tutto incredibile. Voglio dedicarlo [il trofeo] a tutti gli amici e la comunità di Gran Turismo”, ha dichiarato Gallo a fronte della vittoria.
Il torneo di Virtual Regatta, simulatore di vela, ha previsto quattro competizioni, di cui tre facenti parte della Inshore Series. Nella categoria Nacra 17 ha trionfato il britannico Arthur Farley, mentre in ILCA Dinghy il turco Kaan Mazlumca si è aggiudicato il trofeo davanti a Filippo Lanfranchi del Team MCES Italia. Nella categoria 49er vittoria per il danese Lukas Mohr, mentre il successo di Erik Danielsson nella gara “Rio to Tokyo” conclude il torneo di Virtual Regatta. Nella gara di ciclismo, categoria Ultimate Chase disputata sul simulatore di ciclismo “Zwift”, hanno preso parte nomi illustri dello sport, come Fabian Cancelara, Kristin Armstrong e Alberto Contador, ma la vittoria è andata al già doppio campione olimpico di Triathlon Alistair Brownlee. Infine, nella gara di canottaggio, successo per la Colombia.
Un’opportunità unica
“L’Olympic Virtual Series è una nuova ed esclusiva esperienza digitale olimpica che mira ad accrescere l’impegno diretto con un nuovo pubblico nel campo degli sport virtuali. La sua concezione è in linea con l’Agenda Olimpica 2020+5 e la strategia digitale del CIO. Incoraggia la partecipazione sportiva e promuove i valori olimpici con una particolare attenzione ai giovani”, afferma il presidente del CIO Thomas Bach.
Kit McConnell, direttore sportivo del comitato, ha dichiarato: “Dopo aver esplorato per anni il modo in cui unire la comunità videoludica e gli eSport, siamo orgogliosi di aver collaborato con queste cinque federazioni internazionali e gli appassionati per celebrare gli sport virtuali con partecipanti da tutto il mondo, e cercheremo probabilmente di espanderci se ci verrà data l’opportunità in futuro”.
Infine, Christopher Carroll, direttore di digital engagement e marketing del CIO, ha aggiunto: “Siamo all’inizio di un viaggio, abbiamo una bozza delle nostre intenzioni, ma costruita in modo tale da poterci adattare ed essere agili. Il nostro lavoro è sempre più quello di far crescere l’importanza delle Olimpiadi, e questo si può ottenere solo raggiungendo più comunità differenti possibili.”
Un passo verso il futuro
Mentre gli atleti marciavano intorno allo Stadio Nazionale di Tokyo per la cerimonia di apertura delle Olimpiadi, sono stati accompagnati nell’arena da una colonna sonora inaspettata, composta da musiche provenienti da videogiochi classici come Final Fantasy o Sonic. Questo è stato un modo per ricordare che il Giappone prende sul serio i videogiochi, ormai parte della storia del paese, e il Comitato Olimpico Internazionale ora sta seguendo l’esempio. Le Olympic Virtual Series hanno mostrato il desiderio di inclusione degli eSports nel mondo olimpico. Potremmo un giorno vedere i videogiochi alle Olimpiadi vere e proprie, con un torneo di Call of Duty o League of Legends fra una gara di judo e una partita di tennis? Aspettando Parigi 2024, non ci resta che osservare i futuri sviluppi.
Andrei Albina è nato nel 1998 in Romania, è studente di Scienze Politiche all’Università di Firenze. Grande appassionato dell’universo eSports da più di 10 anni, ma anche videogiocatore nel tempo libero.