SERVIZIO FOTOGRAFICO – “Pedona: il Castello rivive nelle follie di Ferragosto”, e la luce storica dei Vigili del Fuoco attraversa la notte.
Sabato 12 agosto 2023. La piazza della chiesa inizia ad animarsi sul calare del sole. Nelle viuzze di Pedona (una settantina di abitanti invernali infoltiti dall’arrivo di tedeschi, americani, inglesi, svizzeri e canadesi durante l’estate) appaiono alla spicciolata messeri e damigelle sbucati dalla bacchetta magica che si ripete ogni anno. E’ la Festa del Castello.
Dell’antico Castello di Pedona rimane solo una traccia, l’aria che vi circola intorno sembra invece poco consumata dallo scorrere del tempo. Si avvertono le origini, la posizione strategica che tutt’ora domina la pianura di Camaiore, oltre la piana versiliese. Nel 1223 il castello fu assalito e conquistato dall’esercito lucchese e nei secoli successivi utilizzato come luogo di avvistamento.
I figuranti in costume medievale sistemano qualche banchetto che rievoca antiche mercanzie.
Un banco assai lungo coperto di formaggi e salumi è stato allestito per il ristoro dei trecento camminatori che da Camaiore saliranno il sentiero in mezzo al bosco fino a Pedona: tra loro c’è anche il primo cittadino di Camaiore, Marcello Pierucci, che il sindaco ha deciso di fare, a quanto pare, a tempo pieno più all’aria aperta insieme alla sua gente che nelle stanze del municipio.
La chiesa di Pedona è tutta illuminata e benché disabitata dalla Curia lucchese si presenta tenuta come un gioiello prezioso.
Dopo la camminata inizia il ristoro con i sapori del luogo (i proventi a offerta libera sono destinati al restauro della chiesina del paese dedicata ai caduti di tutte le guerre).
Una folla di ogni età.
Il terzo appuntamento della serata è il fascio di luce che puntualmente i Vigili del Fuoco accenderanno da un automezzo storico e attraverserà il tratto di cielo notturno che unisce Camaiore a Pedona.
Il sindaco di Pedona, come la chiamano in paese, non lo dice: ma è visibilmente felice della riuscita. Qualcuno, in verità, aggiunge che Laura Antonelli oltre a sindaco di Pedona sarebbe anche parroco, perché è lei ad avere le chiavi della chiesa e ad aprire per la messa domenicale, e a far suonare le campane quando occorre.
La fotografia in copertina la ritrae insieme a Vittoria Farnocchia, è il segno di due generazioni pedonesi che si sono tramandate la passione verso le cose che gli appartengono nel cuore: e come si vede, il sindaco di Pedona assomiglia tutt’altro che a un parroco, o per meglio dire a una monaca. Sindaco sindaco? Chissà? Un sindaco donna al Comune di Camaiore dopo Pierucci ci starebbe proprio bene.