PISA – Contro la statalizzazione delle tre materne comunali

Proteste contro l’Amministrazione comunale: a rischio i posti di lavoro negli appalti e il potenziamento delle scuole materne nei comuni limitrofi

Approda domani, in Consiglio Comunale, la discussione sulla statalizzazione delle tre scuole materne comunali che, in questi ultimi giorni, è stata al centro di un vivace dibattito politico dei partiti all’opposizione della giunta pisana a guida Lega. Sarà un momento importante nella vita politica di questa città perché, nella Sala delle Baleari, sarà presente anche una delegazione di lavoratrici per ribadire la loro posizione contraria ad ogni ulteriore depotenziamento dei servizi educativi comunali.
Ecco, di seguito, il testo del comunicato stampa sindacale a firma di: RSU del Comune di Pisa, Sindacato Generale di Base Pisa, F.P. CGIL Pisa, COBAS Lavoro Privato Pisa.


“Non in nostro nome e non per gli interessi della città. I sindacati contro la ipotesi di statalizzare le tre materne comunali a Pisa
La volontà dell’Amministrazione Comunale di Pisa di andare verso la statalizzazione delle tre materne comunali è la conclusione di un lungo percorso che ha portato al ridimensionamento dei servizi educativi gestiti dal Comune.
Mai ci saremmo aspettati di vedere una Giunta nell’opera di cancellare decenni di esperienze educative giudicando le scuole dell’infanzia inutili e dannose per il Comune.
Non è detto poi che lo Stato voglia farsi carico delle tre materne comunali ma in questa vicenda ci sono aspetti preoccupanti.
Vediamone alcuni. L’Amministrazione comunale redige un piano di fabbisogno di personale che non prevede assunzioni di educatrice, amministrativi e tecnici nei numeri adeguati alle esigenze dei servizi; ritiene inutile investire nei servizi educativi, pensa solo a ridurre le spese del personale e a ridurre gli organici impiegando, un domani, le educatrici come impiegate; non investe neppure sui nidi, i soldi risparmiati per le materne non saranno destinati ad aprire nidi di infanzia, fermo restando che non sarebbe per noi sostenibile il baratto tra nidi e materne; l’Amministrazione Comunale preferisce andare avanti con la propria statalizzazione negando sezioni della scuola di infanzia a comuni limitrofi che ne avrebbero urgente bisogno per fronteggiare le richieste di iscrizione; fa finta di ignorare che la fine delle tre materne comunali avrà ripercussioni negative anche sul personale in appalto che si troverebbe licenziato dopo anni di attività nelle scuole comunali pur con diversi datori di lavoro. Chi sostiene la statalizzazione delle tre materne non salvaguarda gli interessi della città e della cittadinanza. Una decisione folle e inaudita che merita la nostra opposizione! “.