di BEATRICE BARDELLI – Il programma elettorale di Tommaso Fattori e i candidati al Consiglio Regionale della lista ‘Toscana a Sìnistra”
Parole chiare, decise, inequivocabili. Parole che comunicano un programma che, se votato dagli elettori, farà cambiare decisamente rotta alla politica della Regione Toscana. Un programma non solo “contro” (le opere inutili e sbagliate) ma soprattutto un programma “per” realizzare quello che manca come un Piano strategico di sviluppo della mobilità, un Piano di edilizia residenziale pubblica, un Piano di reinternalizzazione dei servizi esternalizzati, un Piano per la conversione ecologica della produzione ed un Piano per garantire alle lavoratrici ed ai lavoratori un lavoro stabile. La candidatura di Tommaso Fattori è stata definita da Rai3 Toscana la “vera alternativa per la guida della Regione”.
Il programma di Tommaso Fattori candidato presidente della Toscana
L’aeroporto. E dopo il Pisa Mover, Fattori ha attaccato un altro simbolo della politica regionale delle progettazioni infrastrutturali sbagliate: l’aeroporto “Non certo quello di Pisa ma quello di Firenze dove si vuole costruire la nuova pista di Peretola. L’origine di tutto – ha denunciato Fattori – è la scelta di privatizzare le quote che erano in mano al pubblico della Società di gestione dell’aeroporto di Pisa per poter sviluppare l’aeroporto di Firenze. Lo volle Rossi e lo volle Renzi. E se da una parte si lamentava che l’area della costa cresceva meno e c’era una disoccupazione enorme, dall’altra non si è mai fatto un Piano strategico di sviluppo della mobilità che sia davvero regionale e che dica che è l’aeroporto di Pisa l’aeroporto strategico della Regione Toscana, che deve essere connesso con il porto di Livorno e in maniera migliore, via ferrovia, con il resto della Toscana a partire dal Tirreno e dalla zona fiorentina. Invece si sta andando in direzione opposta – ha continuato Fattori – colpendo l’aeroporto di Pisa su cui abbiamo fatto tante lotte a tutela dei lavoratori. Noi proponiamo un modello completamente diverso, Un modello infrastrutturale che sia centrato su ferro, sulle opere utili”.
Un Piano di edilizia pubblica. “Occorre in questa regione usare i miliardi che arriveranno dall’Unione Europea dopo l’estate, a partire dall’autunno, per un Piano di edilizia residenziale pubblica per dare una casa popolare a chiunque ne abbia bisogno eliminando le liste d’attesa. Questa è una delle priorità assolute, non c’è bisogno di consumare nuovo suolo”.
Una Regione imprenditrice. “Il nostro è un progetto complessivo che prevede anche una Regione innovatrice, una Regione imprenditrice. Dobbiamo avere nuove politiche industriali, verdi, ecologiche, utilizzando i soldi degli investimenti pubblici in una direzione precisa: ricostruire settori economico-produttivi strategici, una cosa che ormai abbiamo abbandonato da lungo tempo, e finalizzare questi finanziamenti alla conversione ecologica della produzione ed al lavoro stabile”.
Mai più delocalizzazioni. “Abbiamo dato valanghe di soldi alle imprese private in tutti questi anni, qui siamo a Pisa, si può citare il caso della Ericsson che prendeva soldi pubblici, regionali, europei, e mentre li prendeva delocalizzava. Questo non può più accadere. Avevamo proposto anche in Consiglio regionale un testo di legge su questo per mettere dei paletti e questi paletti d’ora in poi dovranno essere messi. Perché i 15 miliardi in arrivo dall’Europa non potranno essere dati a pioggia ai soliti noti. Dovranno essere dati in cambio di conversione ecologica e di lavoro stabile e certamente non di delocalizzazione”.
I candidati del Collegio pisano
Sono otto, 4 donne e 4 uomini. Persone della provincia di Pisa di tutte le età e di varia estrazione sociale ma tutte, indistintamente, note sul proprio territorio per essere attive nelle battaglie in difesa del lavoro, della salute e dell’ambiente. Le donne: Laura Cavallini (San Miniato), volto storico dell’ala “dura” di Sinistra Italiana, impegnata in difesa del rispetto, della dignità e dei diritti delle persone a cominciare dal diritto al lavoro, a vivere in un ambiente pulito ed in una società equa e solidale, attualmente lavora presso la Asl Toscana Centro; Daniella Dominica Vangeri (Pontedera), colonna storica di Rifondazione Comunista, operatrice sociale nell’ambito della sanità pubblica e della salute mentale, ha lavorato in Regione Toscana presso il Gruppo consiliare “Sì Toscana a Sinistra”; Claudia Gazineo (Tirrenia-Pisa), giornalista, ha lavorato nel mondo dell’informazione per 29 anni, e fa parte di una rete di cittadini toscani in difesa dell’ambiente, in particolare della qualità dell’aria; Carlotta Palagi (Pisa, 21 anni), studentessa universitaria di Massa, impegnata nel movimento ecologista Fridays For Future sarà una delle più giovani candidate toscane ma senz’altro sarà la più battagliera. Gli uomini: Giovanni Bruno (Pisa), colonna storica di Rifondazione Comunista, di cui è referente regionale Lavoro, noto sindacalista dei COBAS, da sempre attivo a difesa della scuola pubblica e nei movimenti contro la guerra, è insegnante di Filosofia nelle scuole superiori, musicista e scrittore; Luigi Gariano (Pontedera), attivista per i diritti dei disabili, uno dei fondatori del Movimento della Rivoluzione Umana, noto alle cronache per avere occupato per più giorni e più notti la sala Pegaso del palazzo della Presidenza della Regione Toscana a sostegno della vita dignitosa ed indipendente dei portatori di handicap; Mauro Stampacchia (Pisa) di Sinistra Italiana, già professore alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Pisa ed attivo nel Polo Universitario Penitenziario fino al pensionamento, oggi Senior Fellow presso Centro Interdisciplinare Scienze della Pace dell’Università di Pisa, ricercatore e scrittore; Sergio Bontempelli (Pisa), operatore legale ed esperto di questioni legate allo status giuridico dei cittadini stranieri, è presidente dell’Associazione Africa Insieme a Pisa e dell’Associazione Culturale Straniamenti nella zona empolese-valdelsa (Firenze), collabora con strutture universitarie e centri di ricerca pubblici e privati ed è dirigente nazionale di OsservAzione, un centro di ricerca e azione per i diritti di rom e sinti.

Beatrice Bardelli, giornalista, vive a Pisa dove si è laureata alla Facoltà di Lettere in Lingua e Letteratura tedesca (indirizzo europeo). Iscritta all’O.d.g. della Toscana dal 1985, ha collaborato con numerose testate tra le quali Il Tirreno, Paese Sera, Il Secolo XIX, La Nazione e L’Unione Sarda. Si è occupata di cultura, spettacoli – teatro e cinema, ambiente, politica, società e salute. Dal 2000 attivamente impegnata nelle lotte dei vari movimenti e comitati a difesa dell’ambiente e della salute, dell’acqua pubblica e contro il nucleare, collabora con la Rete per la Costituzione.