La company made in Italy, specializzata nello sviluppo di tecnologie d’intelligenza artificiale, ha toccato il milione e mezzo di fatturato.
La company made in Italy, specializzata nello sviluppo di tecnologie proprietarie d’intelligenza artificiale, registra un notevole incremento di ricavi, toccando quota 1 milione e mezzo di fatturato. Inoltre crescono anche i partner (+43% sul 2020). Ora l’impresa, nata da un progetto dell’Università di Siena nel 2007 e divenuta parte del gruppo The Digital Box nel 2016, punta ad esportare il proprio business anche all’estero. “Siamo una realtà ambiziosa che guarda al futuro con fiducia: nel 1° trimestre del 2022 i nostri virtual assistant hanno sostenuto oltre 2 milioni di conversazioni e fissato oltre 33mila appuntamenti”, afferma Ernesto Di Iorio, CEO di QuestIT
Approdare nel metaverso grazie al primo catalogo costituito interamente da gemelli virtuali a disposizione di imprese ed enti pubblici è solo l’inizio di una nuova fase di crescita per QuestIT. L’azienda made in Italy, fondata nel luglio del 2007 e nata come spin-off dell’Università di Siena, vede nella parola crescita il sostantivo ideale per comunicare i traguardi tagliati sino ad oggi. Il primo in ordine di tempo risale al 2016, anno in cui l’impresa entra a far parte del gruppo The Digital Box.
A fine 2021, invece, la company registra un notevole incremento di fatturato, toccando quota 1 milione e mezzo di ricavi (+200% rispetto al 2019) e triplicando così le proprie entrate in soli due anni. Inoltre, è importante segnalare anche la crescita in termini di partner. Questi ultimi, saliti a 35 (+43% sul 2020), risultano sia software companies e aziende del settore system integration sia professionisti ed ambassador del mondo artificial human.
Dai partner si passa, più nello specifico, al team aziendale, il quale al momento conta ben 38 professionisti tra operativi e consulenti. Il percorso storico riguardante l’impresa toscana prosegue con i numerosi progetti realizzati negli ultimi anni: a questo proposito si passa dalle collaborazioni con le più prestigiose realtà accademiche del territorio, tra cui l’Università di Siena e l’Università Cattolica del Sacro Cuore, alla creazione del polo tecnologico “SaiHub” (Siena Artificial Intelligence Hub). Entrando più nello specifico, si tratta di una realtà composta da una rete di 28 aziende che è stata costituita con l’obiettivo di sviluppare soluzioni d’intelligenza artificiale altamente innovative e costruire un rapporto efficace tra le aziende, il mondo della ricerca e i centri di eccellenza del territorio.
Attualmente QuestIT, guidata dal presidente Marco Landi, vanta un headquarter a Siena oltre alle sedi operative di Milano, Imola e Gioia del Colle: il prossimo obiettivo della company è quello di esportare il proprio business e la propria tecnologia anche all’estero. “La nostra company è unica nel suo genere perché siamo i primi a rendere empatica l’IA e gli unici a garantire un assistente virtuale in grado di comprendere il 90% delle conversazioni in atto con una persona fisica – afferma Ernesto Di Iorio, CEO di QuestIT – Al momento, i nostri virtual assistant hanno sostenuto oltre 2 milioni di conversazioni nel 1° trimestre dell’anno corrente e hanno fissato oltre 33mila appuntamenti nello stesso arco di tempo. I numeri ottenuti sono favoriti anche dal fatto che, grazie ai progetti e alle collaborazioni in essere, siamo operativi in diversi settori: dall’asset healthcare alle telecomunicazioni, dall’automotive al manifatturiero fino al travel e alla finanza.
L’avacontest, il cui catalogo conta più di 150 iscritti, è solo l’ultimo di una serie di iniziative in fase di organizzazione: vogliamo continuare a crescere in Italia e, soprattutto, andare oltre i confini nazionali. I dati raccolti fino ad oggi, in termini di fatturato e partner, ci fanno ben sperare in vista del futuro. Siamo convinti che l’intelligenza artificiale sarà sempre più parte integrante della quotidianità e, in quanto company di spicco del settore, scenderemo in campo per illustrare e diffondere con precisione i benefici e i vantaggi di questa tecnologia applicabile ad ogni ambito e settore operativo”.
(fonte dati: ufficio stampa Giacomo Beretta-Espresso Communication)