Rigassificatore Piombino: ha perso la Giustizia

Il TAR Toscana a respinto la richiesta di sospensiva del Comune di Piombino, e il presidente Giani esulta: “Vince l’Italia”.

Ci sono vari modi di interpretare la Giustizia, specie quando si parla di diritti dei cittadini. Uno è quello delle “carte dei tribunali”, e l’altro è quello del governo democratico che non prevarica con la forza la sovranità dei cittadini. Quando la voce dei cittadini finisce in un tribunale la vera Giustizia ha sempre perso. E ci mancherebbe pure che la bontà della Giustizia si misurasse solo dalla legalità degli atti e non anche per la sostanza di quello che contengono!

Il presidente della Toscana Eugenio Giani la pensa diversamente. Di fronte alla decisione del TAR di respingere la richiesta di sospensiva cautelare presentata dal Comune di Piombino ha esultato: “Vince l’Italia”.

“La decisione del Tar di non concedere la sospensiva rafforza la convinzione, che ho sempre avuto, di aver agito nella correttezza delle procedure previste e con un’istruttoria accurata dei documenti, delle deduzioni e controdeduzioni presentate, con prescrizioni che si sono accompagnate all’autorizzazione. Aspetto adesso con fiducia la decisione nel merito da parte dei giudici e l’udienza di discussione fissata per l’8 marzo”. Così ha dichiarato Giani, appresa la notizia, nella sua doppia veste di presidente della Regione Toscana e di commissario straordinario nominato dal Governo sul rigassificatore di Piombino.

La sospensiva cautelare riguardava l’ordinanza con cui è stata rilasciata l’autorizzazione ai lavori per ospitare per tre anni nel porto di Piombino la nave Golar Tundra di Snam, che dovrà entrare in funzione tra marzo ed aprile 2023. In un paese a democrazia reale, il sindaco Francesco Ferrari avrebbe potuto rivolgersi (come sarebbe naturale) al Governo per far valere le istanze dei suoi cittadini contro la decisione della Regione: così, invece, non è giacché per il rigassificatore di Piombino Regione e Governo nazionale sono la stessa cosa sommando Eugenio Giani entrambi i poteri (per volontà del PD quando stava al governo con Draghi). In Italia le incompatibilità (vere o sospette) si gridano sui giornali solo per Berlusconi.

Quindi, ha ragione Giani: ha vinto l’Italia! Purtroppo, però, non è l’Italia liberale e democratica, trasparente, che in molti vorremmo.

In conclusione, caro sindaco di Piombino non demorda. Attenda a mettere la bandiera di piombino a mezz’asta, la strada è ancora lunga. E soprattutto, la Giustizia non si rende solo nelle aule dei tribunali, anche se qualcuno paventò pure la possibilità di inviare l’esercito per piegare i rivoltosi piombinesi, nel qual caso speriamo che non finisca come con Bava Beccaris.