Ripetitori e indagini che non finiscono mai

di MORENO BUCCI – A Viareggio di “indagine” si può morire (e forse non solo a Viareggio). I ripetitori alla finestra e nessuno risponde.

A Viareggio di “indagine” si può morire. C’era una volta la “Sindrome dell’ Havana”, A Viareggio molto è stato chiarito, sui suoi effetti. Sono ormai tre anni e tre mesi, 24 ore su 24, che Giuseppe e Maria sono angariati dal microfono di Pippo.

Lo sa anche lui, come lo sa la ditta che lo paga – forse fra quelle cui piace tanto l’utilizzo delle “nuove tecnologie”, come si pensa lo sappia anche il committente, che queste apparecchiature sono molto pericolose! Tanto più se usate a dieci metri di distanza. (vedi nota a fine articolo)

L’organo più colpito sembra sia il cervello. All’inizio forti dolori, puntuali, in una o più zone del capo. Poi dolori diffusi, continui, che si manifestano su parti diverse della testa. Pian piano si affievolisce la memoria e scompaiono i ricordi, perdita dell’equilibrio e sonnolenza. Bel risultato in tre anni e tre mesi! Gli occhi sono colpiti da subito. Il visus si affievolisce e sorgono problemi di lettura, anche forti. Gli occhi sono doloranti. Anche l’udito ne risente e diminuisce la percezione dei suoni. Artrosi alla mascella sinistra e dolori all’orecchio sinistro. La voce si abbassa – raucedine – si manifesta tanto catarro e muco, con forte tosse persistente. Un particolare effetto è quello sui tendini, che si riempiono di cisti. Mani, piedi, spalle, collo, anche, ginocchia, sono colpiti. Ciò causa perdita di forza nelle mani, nelle gambe, nelle braccia, difficoltà nel salire e scendere scale e terreni ondulati. Le ossa vengono “corrose” :la colonna vertebrale è stata colpita fortemente ed è dolorosa, presenta diversi punti tra le vertebre seriamente compromessi; le ossa dell’omero sono state “consumate”. Anche milza, fegato e reni sono affetti da cisti. Le infezioni si manifestano con frequenza e stentano a sparire. Si passa da periodi di ipertensione a periodi di ipotensione.

E poi: dermatite seborroica al cuoio capelluto, rosacea al volto, sanguinamento gengivale. raucedine, fragilità capillare, incontinenza, dolori muscolari, gonfiore mani e piedi, dolore ai testicoli, dolore allo stomaco. Particolarmente sottoposta all’azione dei raggi è la pelle. Aumento in tutto il corpo di nei; cheratosi, vene varicose ed ematomi sulle gambe. L’effetto calorico è pericoloso per gli organi. Durante gli ultimi mesi, con il caldo sahariano che c’è stato lascio immaginare gli effetti sull’organismo.

I dolori si manifestano nella casa. Al bagno duole la testa e la spalla, a letto sono per lo più gli occhi e la testa i più colpiti, ma anche le gambe o il dorso. Ci si leva al mattino doloranti. A pranzo è dolorante lo stomaco ed anche la schiena. Sul divano gli occhi si chiudono da sé e duole la testa.

Io un’idea di quello che sta succedendo me la sono fatta. Tanto tempo sottoposto ai campi elettromagnetici l’organismo subisce un generale invecchiamento, La persona è così più esposta alle malattie della senescenza. Come dire trentanove mesi di raggi invecchiano di dieci-quindici anni! A chi dire grazie?
Pippo fa il nesci; la sua signora, gran dama, mostra il “medio”. E al committente sta bene così?

Nota: (WWW.CFAMBIENTE.COM)

Recentemente numerosi studi hanno messo in evidenza i possibili effetti nocivi dei campi elettromagnetici sull’uomo; effetti la cui entità dipende sia dal tempo di esposizione, sia dall’intensità dei campi, sia dalle eventuali sinergie con altri fattori inquinanti. Effetti biologici prodotti da campi elettromagnetici a radiofrequenza e microonde Per i campi ad alta frequenza bisogna distinguere principalmente tra due tipi di effetti: quelli cosiddetti “termici” e quelli “non termici”. Gli effetti termici sono dovuti al fatto che i campi elettromagnetici ad alta frequenza inducono un riscaldamento dei tessuti che è causato dall’acqua in essi contenuta, in quanto questa possiede proprietà dielettriche tali per cui l’energia elettromagnetica trasportata dall’onda incidente si trasforma in calore. In base alle caratteristiche peculiari del tessuto (tra le quali forma, orientamento, composizione, dimensioni, ecc.) ed alla frequenza dell’onda elettromagnetica incidente, si possono formare dei fenomeni parziali di risonanza tissutale con formazione di “punti caldi”, ovvero zone in cui la formazione di calore è particolarmente accentuata. A questo meccanismo si può poi associare anche un’accentuata sensibilità da parte degli organi del corpo umano interessati dall’esposizione. Occhi, testicoli (prove su animali hanno per esempio dimostrato che anche esposizioni brevi, con intensità di 100÷200 mW/cm2 , possono provocare l’insorgere della cataratta e di una temporanea sterilità), nonché alcune zone del cervello e, più in generale gli organi con scarsa circolazione sanguigna (che favorisce la dispersione del calore) e bassa conducibilità termica sono risultate essere le zone più sensibili. Quando l’aumento della temperatura in corrispondenza di queste zone è molto accentuato, ovvero il campo elettromagnetico associato raggiunge valori elevati (condizione che si può realizzare solo in situazioni particolari, quali quelle riscontrabili in alcuni ambienti lavorativi), si può avere morte cellulare e necrosi tissutale, con segni fisici evidenti. Gli effetti non termici dei campi elettromagnetici ad alta frequenza sono tutto sommato simili a quelli descritti per i campi elettromagnetici a bassa frequenza per quanto concerne gli effetti a lunga scadenza, mentre per quanto riguarda gli effetti a breve termine vanno sottolineate le interferenze che tali campi possono generare su pacemakers cardiaci (in particolare a frequenze tipiche della telefonia cellulare). Sono infatti state segnalate alterazioni del sistema atriale e secondariamente inibizione del segnale ventricolare. Tale inibizione, se si protrae per più di alcuni secondi, può essere clinicamente molto rilevante. Altri effetti secondari possono essere dati da una manifesta ipersensibilità ai campi elettromagnetici di cui numerose persone soffrono, con sintomatologia assai variabile che può consistere in astenia di grado più o meno marcato, nervosismo, sapori metallici, insonnia, dermatiti rosacea-lieve di maggiore o minore intensità, ecc.