I consiglieri comunali Patrizia Bedori e Gianluca Corradi chiedono la verifica del conflitto d’interessi anche al Teatro alla Scala di Milano
L’Operazione Spartito – come è stata chiamata dal nucleo operativo della Guardia di Finanza incaricato delle indagini dalla Procura della Repubblica di Torino – si sarebbe allargata oltre regione. La questione sollevata riguarda il conflitto d’interessi sulla scelta dei cantanti protagonisti, come viene denunciato nelle due interrogazioni che pubblichiamo, presentate dalla consigliera comunale 5Stelle Patrizia Bedori.
L’interrogazione del 14 luglio 2020
“Nell’operazione ‘spartito’, condotta dalla Procura della Repubblica di Torino sul Teatro Regio, risulta coinvolta, tra gli altri, l’agenzia di cantanti d’opera Ariosi Management” scrive la consigliera Bedori prendendo atto che “nella precedente gestione del Teatro alla Scala – peraltro, già rilevate anche presso L’Arena di Verona e il Teatro La Fenice di Venezia – c’è stato un totale squilibrio nell’assegnazione dei protagonisti”. L’interrogazione è documentata con i dati raccolti dal consigliere comunale di Verona Alessandro Gennari per le stagioni 2018/2019 e 2019/2020.
Si chiede al sindaco se si è al corrente di queste situazioni pregresse e se non si ravvedono potenziali conflitti di interessi che potrebbero danneggiare l’immagine del Teatro alla Scala. Alla luce delle inchieste in corso, se si é preso in considerazione di sospendere in autotutela i contratti con le società in questione”.
Il testo integrale dell’interrogazione
L’interrogazione del 23 luglio 2020: le regole di ingaggio del Teatro alla Scala
“Alla Fondazione Teatro alla Scala concorrono lo Stato, la Regione Lombardia, il Comune di Milano, i Fondatori ordinari sostenitori e i Fondatori permanenti; la Fondazione è Ente di particolare interesse nazionale”, ciò premesso i consiglieri comunali 5Stelle Patrizia Bedori e Gianluca Corrado…
Il testo integrale dell’interrogazione
(foto: fonte movimentocinquestelle Milano facebook)
